Viareggio, tentata truffa contro un 90enne: arrestati durante la fuga in auto
Due fermati dai carabinieri dopo avere raggirato un pensionato al Varignano
VIARETTIO Questa volta la scusa usata non è stata quella del finto incidente in cui un familiare rischiava il carcere se non avesse pagato una somma immediata alle forze dell’ordine.
Il sedicente carabiniere che venerdì mattina ha chiamato un pensionato che vive al Varignano ha raccontato di una rapina che era stata commessa usando l’auto del 90enne. «Se non vuole passare un guaio metta i soldi che ha in casa su un tavolo, passerà un collega per fotografarli prima di portarli via» è stato il consiglio velato da minaccia. L’anziano ha messo insieme i suoi risparmi casalinghi e dopo aver contato quasi 3. 500 euro li ha messi sul tavolo in attesa dell’arrivo del militare. Il piano sarebbe andato a buon fine per i due trasfertisti del raggiro se non fossero intervenuti i carabinieri a rovinare la missione in Toscana di Giovanni Sannino, 34 anni, di Pollena Trocchia (Napoli) e Tony De Stefano, 21 anni, di Napoli. Il telefonista resta anonimo. Entrambi sono stati arrestati per tentata truffa con due aggravanti, l’età della vittima e per aver ingenerato nell’anziano il timore di un pericolo, secondo quanto disposto dalle novità del pacchetto sicurezza approvato di recente.
Ieri mattina il giudice Nidia Genovese (pm onorario Fabrizio Bartelloni) ha convalidato gli arresti e disposto per i due l’obbligo di dimora nei comuni di residenza con divieto di uscire la notte. A luglio l’udienza dibattimentale per la prosecuzione della direttissima.
Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, venerdì mattina il 90enne ha ricevuto una telefonata. Dall’altra parte dell’apparecchio un presunto carabiniere gli ha detto che l’auto intestata al pensionato era stata usata per una rapina. E che un militare sarebbe passato da casa sua per ritirare i soldi che aveva in modo da evitare brutte conseguenze. L’autore della telefonata non è stato scoperto. Di sicuro De Stefano è quello che per l’accusa si è presentato a casa del pensionato e, dopo aver preso i soldi, si è infilato nella Peugeot 208 del complice, Sannino, che lo attendeva per scappare.
Una fuga interrotta dai carabinieri che li hanno arrestati in flagranzal