Il Tirreno

Versilia

Il caso

Pietrasanta, un caffè in centro? 4 euro e parte la polemica. Ma la titolare rivendica la decisione

di Luca Basile

	ll bar-pasticceria in centro a Pietrasanta
ll bar-pasticceria in centro a Pietrasanta

Sedici euro complessivi, serviti al tavolo: «Dove siamo a Capri?». Ma dall’attività replicano: «Ecco perché costa così»

13 agosto 2024
3 MINUTI DI LETTURA





PIETRASANTA. Sedici euro per quattro caffè. Serviti al tavolo. «Ma dove siamo, a Capri?» si chiedono sulla platea social, quella dei pietrasantini docche, in ostentata fibrillazione in scia a un post che mette appunto nel mirino lo scontrino presentato dal bar pasticceria Il Duomo, nel fine-settimana scorso, a quattro persone. A innescare il tutto le poche parole a firma di Cristina Kitty Bertozzi.

Sui social

«Stasera si va a prendere il caffè al Duomo: in piedi veloce non si può. Ci si deve sedere. Finale? 4 caffè, 18 euro». Seguono centinaia di commenti con accostamenti, in chiave prezzi in terra di Pietrasanta, a Capri o alla più vicina Forte dei Marmi, «ma il caffè non si paga – si legge – così caro neanche a Forte». E ancora «meno gente viene – riporta un altro post – e più rialzano i prezzi. Alla fine non verrà più nessuno». Insomma un diluvio, quasi unanime, di veleni e di critiche agli esercenti , con annesse richieste all’autrice del post di «mostrare lo scontrino, perché non è possibile».

La titolare del locale

E invece corrisponde tutto al vero, come conferma Amelia Palla, titolare de Il Duomo. Con una correzione, come da premessa. «Un caffè servito al tavolo da noi costa quattro euro: quindi il conto era di 16 euro e non di 18 euro, tanto per essere precisi» le parole di Palla che poi va, a sua volta, all’attacco. «Non ho letto il post in questione, ma ne sono a conoscenza. La persona che è venuta da noi, voleva il caffè al banco: le abbiamo detto che dalle 18 in poi il caffè lo serviamo solo al tavolo. Le abbiamo anche proposto il menù, che però non ha voluto perché chiedeva, insieme alle altre persone, appunto di consumare solamente il caffè. Allora, è bene essere chiari una volta per tutte: i prezzi sono scritti e bene in evidenza. Basta informarsi prima. Se tu cliente il caffè non lo vuoi pagare quella cifra, è tutto molto semplice: non ti siedi e vai da un’altra parte» le parole di Palla che aggiunge: «Ci sono invece persone che scelgono comunque dimettersi a sedere, consumano e poi quando devono pagare si risentono e cominciano a dire che è troppo caro. Io non ci vado nella piazza di Venezia dove per un caffè al tavolo ti chiedono 15 euro, perché lo so che costa quella cifra e quindi scelgo di prenderlo da un’altra parte. Semplice».

Caffè e dibattiti

Il nodo della querelle è comunque il caffè che si impenna fino a quattro euro. «C’è un motivo dietro questo tariffario: dalle 18 in poi Il Duomo preferisce infatti fare gli aperitivi e non il caffè. È una nostra scelta, dov’è il problema? Chi lo vuole lo paga quell’importo lì. Si informino quindi prima di mettersi a sedere evitando poi di lamentarsi dopo. Mi sono stancata – sottolinea Palla – di queste persone che, nonostante i prezzi siano scritti e ben chiari, consumano e poi si arrabbiano. Lo dico con il massimo rispetto: chi pensa che i nostri caffè siano troppo cari, vada altrove».

Primo piano
Meteo

Maltempo in Toscana, il Lamma: «Perché questa ondata è diversa dall’ultima e le fasce orarie più a rischio di domenica»

di Tommaso Silvi