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Morto schiacciato dal trattore, la compagna: «A nostra figlia racconterò di te ogni giorno»

di Luca Basile
Morto schiacciato dal trattore, la compagna: «A nostra figlia racconterò di te ogni giorno»

Le parole di Francesca Lazzeri per salutare Federico Nappi. Oltre 500 persone al funerale in Duomo a Pietrasanta, dove la coppia avrebbe dovuto sposarsi

05 luglio 2024
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PIETRASANTA. «Eravamo un noi, tanto diversi per alcune cose, tanto simili per molte altre e fantasticavamo sul futuro, facendo progetti come se il tempo non avesse mai fine. Non sarebbe dovuta andare così. Ciao amore mio: continuerò ad aspettarti a casa».

Le parole di Francesca Lazzeri, la giovane compagna, incinta di cinque mesi, di Federico Nappi, il 32enne morto lunedì scorso a epilogo di una mattinata di lavoro sulla via della Rocca, squarciano il silenzio doloroso del Duomo dove oltre 500 persone, dentro e fuori la chiesa, si sono date appuntamento, ieri pomeriggio (giovedì 4), per l’ultimo abbraccio al ragazzo. «Hai arricchito la mia vita – prosegue dall’altare Francesca stringendo fra le mani una camicia dalla fantasia hawaiana – ogni giorno, sarei rimasta per ore ad ascoltarti, seduta, quando mi parlavi delle piante con l’entusiasmo di chi è sempre pronto a imparare cose nuove. Qui, in questo Duomo, avremmo dovuto celebrare il nostro matrimonio e non il tuo funerale. Tante volte ho pensato che quello che avevamo, di solito, si legge nei libri: io invece sono stata fortunata e ora, in questo momento di dolore straziante, l’unica speranza a cui riesco ad aggrapparmi è questa piccolina, Ginevra, che tanto desideravi. Ti prometto che mi prenderò cura di lei e che ogni giorno le racconterò di te, del suo papà».

L’applauso in scia alle parole di Francesca Lazzeri è quasi liberatorio: lo strazio che come una cappa invelenita soffoca i pensieri di tutti i presenti, è a un certo punto insopportabile. C’è un amore infinito nelle parole di Francesca Lazzeri nei confronti del suo Federico e quell’amore è contagioso, perché è impossibile non percepirlo: racconta della bellezza e della precarietà della vita, di quel filo sottilissimo che ci fa ondeggiare, nel breve volgere di pochi istanti, fra felicità e disperazione.

Ad officiare la funzione don Roberto Canale che, nella sua omelia, ha pensato soprattutto a Ginevra, la figlia di Federico e Francesca che nascerà fra pochi mesi. «Le racconteremo che era un ragazzo sorridente, pieno di sogni, sportivo e che amava gli animali e la terra. Le diremo che si era innamorato di Francesca e che aveva deciso di intraprendere il viaggio della sua vita, con mille progetti. Le diremo che fu per lui il giorno più bello, quello in cui seppe che sarebbe diventato padre. Ma le racconteremo anche che, per i suoi funerali, tutta Pietrasanta si è fermata a salutarlo. Mentre le diremo tutto questo, lei ci guarderà con gli occhi di Federico e sarà proprio lei ad aiutarci a trovare la strada per sentirlo ancora vicino a noi».

Gian Lorenzo, il migliore amico di Federico Nappi e fratello di Francesca, ha la voce rotta dal pianto. «Non ti ringrazierò mai abbastanza per la tua disponibilità e il tuo riguardo. E non sarai mai solo». «L’energia di Federico era contagiosa. Me ne sono accorto – evidenzia il sindaco Alberto Giovannetti – in questi giorni, quando ho visto e sentito tutta Pietrasanta riversare un affetto incontenibile verso i genitori, Domenico e Gessica, la sorella Olga, la compagna Francesca e i familiari di lei. E per questo motivo abbiamo proclamato il lutto cittadino Per dire ai suoi cari “Non siete soli”. Non lo siete oggi e non lo sarete in futuro. Quel futuro che Francesca porta già con sé e che rappresenta la speranza e la gioia più grande di ogni comunità». 


 

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