Il Tirreno

Versilia

Un pezzo di storia

Addio Seven Apples, la discoteca della Versilia finisce all'asta: la fine di un mito e il prezzo per acquistarla

di Luca Basile
Addio Seven Apples, la discoteca della Versilia finisce all'asta: la fine di un mito e il prezzo per acquistarla

Nel gennaio 2024 la curatela aveva provveduto al licenziamento del personale ancora in forza all’azienda

11 maggio 2024
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PIETRASANTA. Va all’asta la discoteca Seven Apples, oltre mezzo secolo di storia in musica e divertimento raccontata e vissuta attraverso generazioni di versiliesi e non. Va a gara dopo che il giudice delegato lo scorso 16 aprile ha autorizzato la «vendita del complesso aziendale, costituito da attrezzature, impianti, arredi, magazzino di bevande alcoliche e non, marchio ed avviamento, mediante procedura competitiva gestita dall’Istituto vendite giudiziarie di Lucca» come si legge nel testo della gara telematica e online da alcuni giorni.

La spiegazione

Una liquidazione giudiziale (non si parla di fallimento) che riguarda, come da premessa, solamente il locale da ballo: escluso quindi da ogni procedura sempre di liquidazione lo stabilimento balneare di riferimento. La base d’asta è stata fissata a 370mila euro, per un rilancio minimo di 2 mila euro e cauzione da depositare pari al 10% del prezzo base. Il termine ultimo per presentare offerta (l’asta è cominciata il 24 aprile scorso) è il 24 maggio. «Il complesso aziendale, con i singoli beni che lo compongono, viene venduto – si legge ancora nell’avviso di gara – nello stato di fatto e diritto in cui si trova, con tutte le eventuali pertinenze, accessioni, ragioni e azioni, e servitù attive e passive; pertanto, l’acquirente, su cui incombe l’onere di verificare lo stato dell’azienda (anche in virtù di eventuali autorizzazioni, permessi/concessioni, comunali e non, demaniali e non, etc) prima di effettuare l’offerta, accetta il prezzo e lo stato dei beni assumendosi ogni rischio relativo all’effettivo e regolare funzionamento, utilizzabilità e conformità alle norme di sicurezza sul lavoro dei beni, assumendo, altresì, a proprio esclusivo carico i costi di eventuali adeguamenti richiesti a norma di legge, sia attuali che future, in ipotesi di non conformità alle stesse».

La fine di un mito

Nel gennaio 2024 la curatela aveva nel frattempo provveduto al licenziamento del personale ancora in forza all’azienda. Con il Seven Apples all’asta lo scenario che si accompagna alle discoteche di Marina di Pietrasanta è quanto mai in controtendenza rispetto al passato quando il litorale era il crocevia del divertimento notturno, ma anche dei suoi eccessi. La fotografia attuale vede infatti ancora chiusi La Bussola (dove gestori e proprietari sono pubblicamente in lite) e l’ex Ostras. Non è escluso che entrambe, con l’estate, riaprano i loro ingressi alla clientela avviando una nuova programmazione, ma al momento su questo fronte non ci sono novità ufficiali. Ad essere invece operativo, sempre lungo la striscia di spiaggia compresa fra Fiumetto e Focette, è il Twiga di Flavio Briatore che ha riaperto durante le festività pasquali e che si prepara ad affrontare la stagione portando in dote eventi, ma anche una forza lavoro con oltre 100 dipendenti.

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