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Cinghiali, sempre più emergenza. «Scendono a valle per mangiare»

di Matteo Rossi
Cinghiali, sempre più emergenza. «Scendono a valle per mangiare»

Barsotti: «Aumentano le richieste danni per incidenti con gli ungulati»

04 dicembre 2022
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MASSAROSA. «Il territorio del comune di Massarosa è l’habitat ideale per i cinghiali. Dai boschi collinari raggiungono i campi della bonifica, dove si nascondono per fare razzia di granoturco». È quanto spiegano dal comando dei carabinieri forestali intervenuti sul luogo dell’incidente avvenuto venerdì in via dei Ghivizzani. Un ungulato è rimasto ferito a seguito di uno scontro con un veicolo ed è stato soppresso dalle autorità competenti.

«L’abbattimento dell’animale – spiegano le forze dell’ordine – è avvenuto sulla base della profilassi contro la peste suina africana. Una malattia che non crea grosse complicazioni per l’uomo, ma può essere molto pericolosa per gli animali di allevamento, come i maiali. Quindi, quando un cinghiale rimane ferito a seguito di un incidente stradale deve essere abbattuto».

La Regione Toscana, visto l’aumento esponenziale del numero di questi animali con il relativo aumento dei danni rinvenuti dai coltivatori agricoli, ha previsto che l’attività venatoria nei confronti degli ungulati possa essere messa in atto in tutti i periodi dell’anno. Nello specifico, le battute di caccia vengono organizzate tra novembre e gennaio, la caccia singola tra ottobre e dicembre, mentre i cacciatori di selezione possono operare senza restrizioni temporali. Non solo, in caso di danni puntuali ad una determinata coltivazione agricola, Regione e Provincia possono organizzare degli abbattimenti selettivi per risolvere il problema.

«Durante il periodo delle battute di caccia – continuano i forestali – esiste la possibilità che questi animali si avvicinino ai centri abitati per provare a trovare una sorta di rifugio e spesso la loro unica missione è rappresentata dalla ricerca di cibo. Una buona prassi – consigliano – è quella di evitare di lasciare delle fonti alimentari incustodite fuori dalle abitazioni per cercare di tenerli lontani il più possibile. Possono rappresentare degli esempi i rifiuti organici o i mangimi di altri animali». Gli incidenti stradali che avvengono per la colluttazione con i cinghiali sono sempre più frequenti.

«Massarosa ha una vegetazione boschiva collinare molto estesa dalla quale scendono per raggiungere i campi della bonifica. Lì è dove provano a nascondersi dai cacciatori e dove possono trovare molte forme di approvvigionamento, come il granoturco. Durante il loro percorso, questi animali si trovano a dover superare la Sarzanese, l’arteria stradale che taglia l’intero Comune e separa la parte collinare dalla zona della bonifica. Proprio per questo – concludono i carabinieri forestali – spesso possono rappresentare un ostacolo e un pericolo per gli automobilisti».

Non nasconde la propria preoccupazione la sindaca Barsotti. «Sono in aumento le richieste di danni a seguito di incidenti causati da ungulati presenti sulle nostre strade. Noi, ogni volta, attiviamo la procedura assicurativa al fine di capire di chi siano le competenze. Sicuramente – sottolinea – ci attiveremo per segnalare alla Regione questa situazione, in continuo peggioramento e di forte pericolo. Come amministrazione, chiediamo ai cittadini di Massarosa di avere massima prudenza quando si trovano alla guida, soprattutto nelle ore serali».


 

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