Il Tirreno

Versilia

Concessioni comunali più lunghe e canoni fissati zona per zona

di Donatella Francesconi
Uno dei fondi della Passeggiata chiusi di recente
Uno dei fondi della Passeggiata chiusi di recente

L’assessore Servetti spiega le nuove regole

26 novembre 2022
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VIAREGGIO. Il 31 dicembre prossimo scadono le concessioni comunali per quanto riguarda gli arenili di Ponente, e nella stessa data del prossimo anno stessa sorte tocca alle concessioni delle aree lungo la Marina di Levante di Viareggio e Torre del Lago e delle Pinete di Levante e Ponente. L’amministrazione comunale del sindaco Giorgio Del Ghingaro ha però deciso di «dare disdetta dei contratti vigenti nei confronti di tutti i concessionari degli arenili comunali di Ponente e Levante, Viareggio e Torre del Lago, Pineta di Levante e Pineta di Ponente» come si legge nella determina numero 1072 del 13 giugno scorso. Lo scopo è quello di «effettuare una nuova revisione del Capitolato, al fine di renderlo uno strumento sempre più preciso e puntuale nella disciplina del rapporto tra Ente e concessionario». Così, nel consiglio comunale del prossimo 30 novembre, va in approvazione il nuovo Regolamento delle concessioni, approvato ieri mattina nella commissione consiliare “Risorse”. A partire dal primo gennaio 2023 – si legge nella stessa determina – «si procederà alla stipula dei nuovi contratti».

Tra le principali novità del nuovo Regolamento delle concessioni comunali, quella relativa alla durata delle concessioni e alla determinazione dei relativi canoni. Il Regolamento in vigore, aggiornato nel 2019, prevede una durata di 6 anni. Con la Giunta comunale che «può concedere una durata della concessione fino a un massimo di 18 anni nel caso di ristrutturazione o acquisti che comportino significativi investimenti». Alla scadenza naturale le concessione «si intendono rinnovate per un periodo non superiore ad anni 6».

Nel testo che va in approvazione, invece, la durata delle stesse concessioni viene fissata – così l’articolo 13 – in 9 anni, «rinnovabili per un periodo non superiore a ulteriori anni 9 su conforme parere della Giunta comunale». Alle condizioni fissate dal Regolamento che si va ad abrogare «la Giunta può concedere una durata della concessione, superiore a 9 anni e fino a un massimo di 18 anni».

Per quanto riguarda la determinazione dei canoni di concessione, ieri mattina nel corso della commissione, l’assessore Laura Servetti ha specificato: «Il criterio di determinazione dei canoni è specificate meglio per zonalità». L’articolo 21, comma 1, prevede infatti: «Le tariffe saranno determinate per ubicazione, categorie di beni e – limitatamente ai viali Regina Margherita, Guglielmo Marconi e Terrazza della Repubblica – per suddivisione in zone».

Cambia anche la maggiorazione per i canoni non pagati: il Regolamento che sarà sostituito prevede maggiorazioni con tre percentuali diverse a seconda del ritardo considerato fino a 30 giorni, a 44 od oltre i 45. Il nuovo testo prevede solo due ipotesi: un ritardo da 1 a 90 giorni (maggiorazione del 3%) e oltre 91 giorni di ritardo (più 15%, contro il 20% attualmente previsto se il ritardo supera i 45 giorni).

Molto semplificata, infine, tutta la procedura prevista nel caso di vendita degli edifici tramite esecuzione immobiliare (un paio di casi, al momento, è stato detto ieri in commissione): «Abbiamo cercato di mettere elementi più oggettivi, più automatici», sono state le parole dell’assessore Servetti affiancata in commissione dal dirigente del settore tributi, Alice Valchera.

Sparisce dal nuovo Regolamento delle concessioni comunali anche tutta quella parte (articolo 22) relativa alla possibilità del Comune di «stabilire eventuali aumenti dei canoni considerando anche le necessità del bilancio comunale connesse a spese correnti che abbiano origine in specifiche esigenze delle aree in concessioni, quali il particolare potenziamento di servizi finalizzato al sostegno della funzione turistica delle stesse».


 

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