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Salasso al ristorante Da Rina: maxi bolletta da seimila euro

di Matteo Rossi
Salasso al ristorante Da Rina: maxi bolletta da seimila euro

Giulia Barsotti: annullato il guadagno dell’intera estate

01 ottobre 2022
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MASSAROSA. «Ci è arrivata una bolletta della luce di 6.027 euro, i guadagni dell’estate serviranno a pagare questa somma». Sono le parole di sconforto di Giulia Barsotti, titolare insieme ai genitori del ristorante Da Rina a Corsanico.

Il terziario è uno dei settori più colpiti dal caro energia e sono sempre più numerosi gli appelli di aiuto che arrivano dai ristoratori. «Siamo riusciti con fatica a superare le restrizioni dovute alla pandemia – dichiara – abbiamo fatto sacrifici enormi e ora che sembrava esserci uno spiraglio di luce ci troviamo di nuovo ad affrontare una situazione inverosimile. Solitamente pagavamo per il consumo di energia elettrica di due mesi importi intorno ai mille euro, ci aspettavamo il rincaro, ma 6mila euro sono una cifra esorbitante per una realtà come la nostra».

Giulia è la cuoca di Rina ed è molto conosciuta per i suoi tortelli al ragù, tipici della tradizione lucchese. «Negli ultimi mesi – continua – abbiamo già subito i rincari delle materie prime, farina, uova, mozzarella, olio di semi, tutti prodotti indispensabili in cucina, dei quali non si può fare a meno. Tuttavia, abbiamo continuato il nostro lavoro con l'unico scopo di soddisfare i clienti, mantenendo la stessa qualità e gli stessi prezzi. Questa bolletta della luce ci spaventa davvero».

«Durante l'estate – prosegue Barsotti – lavoriamo molto, anche grazie ai numerosi turisti che scelgono le nostre zone per trascorrere le vacanze. Inoltre, abbiamo due sale esterne molto ampie che ci permettono di posizionare molti tavoli, potendo ospitare anche fino a 150 persone. Con l'abbassamento delle temperature il lavoro cala molto soprattutto durante la settimana e anche le sale interne hanno una capienza inferiore, riuscendo ad accogliere un massimo di 80 clienti. Se le prossime bollette saranno come quella appena arrivata, si prospetta un futuro davvero difficile. Abbiamo prezzi accessibili a tutti – sottolinea – è sempre stato un nostro punto di forza. Se dovessimo aumentare i costi dei nostri piatti sulla base di tutti i rincari che stiamo subendo, ci sarebbero inevitabilmente conti salati. Non è nostra intenzione almeno al momento, anche perché sarebbe una decisione che snaturerebbe la nostra immagine e i nostri clienti potrebbero decidere di non venire più. Conosco altre realtà – conclude – che si trovano nella nostra situazione. Spero che vengano presi seri provvedimenti che possano in qualche modo aiutare tutto il settore. Sono costi troppo grandi da poter sopportare».


 

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