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I rincari si sentono anche a scuola: «Raddoppiato il costo della carta». Il punto in Versilia 

di Giacomo Corsetti
I rincari si sentono anche a scuola: «Raddoppiato il costo della carta». Il punto in Versilia 

Il carovita non risparmia il materiale didattico. Cartolerie e librerie: ecco come risparmiare. Ma attenzione a cosa comparare

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Viareggio Come ogni anno l’inizio della scuola si porta dietro tante cose. Ansie, attese, aspettative da parte di bambini, ragazzi e genitori. Emozioni e non solo. La prima campanella scolastica significa anche l’acquisto e l’organizzazione del materiale didattico: zaini, matite, penne, gomme, tutto quello che insomma serve per studiare in classe e a casa. Un ventaglio di prodotti di primaria importanza e di cui nessuno può fare a meno. Indipendentemente dai rincari che pure sono avvenuti in questi mesi. Su questo argomento abbiamo fatto una breve panoramica che ci ha portato a Viareggio, Massarosa e Pietrasanta, per capire dove l’aumento dei prezzi si è fatto sentire maggiormente e anche per avere qualche dritta utile a risparmiare.

«Le matite – dice l’amministratore di Kartè Viareggio Simone Borselli – ci sono da 12, 18, 24 e 36 centesimi. Dipende dalla marca e dal tipo di prodotto. Mentre gli zaini dai 30 ai 125 euro. Gli astucci attrezzati variano dai 25 ai 30 euro. Per noi – continua – in fase d’acquisto, è rincarato un po’ tutto. In percentuale c’è stato un aumento di circa il dieci-quindici per cento. Il prezzo della carta è praticamente raddoppiato».

I compratori, in linea di massima, sottolinea Borselli, «stanno più attenti ad acquistare i quantitativi necessari, però, essendo materiale che ai bambini serve per l’attività didattica, non lo si può non acquistare. Magari si sono ridotti i volumi. Per esempio, invece di comprare dieci matite se ne acquistano lo stretto necessario».

Il tema del risparmio, invece, «è commisurato alla qualità del prodotto. È vero – prosegue l’amministratore di Kartè – che magari comprando materiali di importazione cinese il prezzo è inferiore ma abbiamo riscontrato che la durata di questo tipo di prodotto è molto più bassa e quindi poi si è costretti a riacquistare. Insomma forse conviene spendere qualcosa di più ma è meglio prendere prodotti di qualità. L’avvicinamento al nuovo anno scolastico – prosegue – è stato per noi abbastanza buono. Lavoriamo in programmazione e quindi siamo preparati. Le difficoltà che abbiamo registrato hanno riguardato la reperibilità della merce, specialmente nei mesi di luglio e agosto. Alcuni fornitori hanno dovuto ridurre il quantitativo dell’ordine perché magari non avevano disponibilità della materia prima o non ricevevano il prodotto».

«Tutte le cose legate alla carta – commentano dalla cartolibreria Checchi a Massarosa – hanno registrato un aumento. Noi, rifornendoci direttamente dalle casi madri, abbiamo cercato di abbattere i prezzi saltando un passaggio. Siamo riusciti a non avere rincari. Abbiamo anche promozioni che possono venire incontro alla crisi economica e alle esigenze delle persone. E poi abbiamo fatto promozioni legate a chi ha ordinato i testi scolastici presso il nostro punto vendita. Il tutto per mantenere un servizio nel nostro comune che altrimenti sarebbe venuto a mancare. Ci siamo dovuti caricare maggiormente perché comprare direttamente dalle case madri ti obbliga a un quantitativo maggiore di acquisto. Siamo riusciti a garantire un prezzo vantaggioso per i cittadini».

E per risparmiare? «Scegliere dei prodotti non di marca – è la ricetta della libreria Checchi – acquistando materiale, sempre di qualità, ma di dimensione più comune. Bisogna però stare attenti: se si scende troppo si trovano cose più economiche ma la qualità ne risente. Sconsiglierei perciò di andare dove la qualità non è garantita».

Passiamo a Pietrasanta, precisamente alla cartoleria Lo Scolaro. Una realtà giovane, aperta nel febbraio scorso. Qui parliamo con Nicola Luisi, marito della proprietaria Vera Meniconi: «Il materiale scolastico – spiega – ha avuto un po’ di aumento, a cominciare dalle cartelle e dagli astucci. Lo stesso dicasi per matite e gomme, ma poca roba. In particolare però le risme di carta hanno avuto un notevole aumento. Più o meno sono raddoppiate. Tante persone – continua Luisi – preferiscono le cose di marca a quelle di sottomarca che hanno comunque una buona qualità. Per esempio, preferire una matita Giotto (circa 4,50 euro per un pacchetto da sei) a un’altra di una ditta non così famosa. Qualche euro di differenza c’è». l


 

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