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Versilia

Dopo la mappatura di 2mila alberi Italia Nostra vuole vedere i risultati

Dopo la mappatura di 2mila alberi Italia Nostra vuole vedere i  risultati

Prima di imbracciare la motosega, guardiamo ai risultati. È questo – ma non solo questo – il sollecito che il consiglio direttivo di Italia Nostra Versilia invia all’Amministrazione comunale

30 giugno 2022
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VIAREGGIO. Prima di imbracciare la motosega, guardiamo ai risultati. È questo – ma non solo questo – il sollecito che il consiglio direttivo di Italia Nostra Versilia invia all’Amministrazione comunale. Dopo il servizio del Tirreno che ha reso conto sulla fine del censimento e della valutazione di stabilità su duemila piante cittadine a alto fusto, pini e pioppi, tigli e lecci – che discende dal bando di gara aperto dal Comune nel settembre 2021, vinto dall’agronomo Giovanni Ricottone che ha portato a termine l’impegno previsto – Italia Nostra chiede all’Amministrazione comunale di far luce sui risultati di quella mappatura. Come stanno realmente quelle duemila piante che svettano dal tessuto urbano passate sotto la lente di ingrandimento da Ricottone e dal suo staff?

La prima richiesta

«Dovrebbe essere dovere dell’Amministrazione Comunale, anche secondo il Protocollo per la valutazione della stabilità – scrive Italia Nostra – rendere noti le caratteristiche biometriche, le condizioni vegetative, la struttura, la stabilità, lo stato fitosanitario, il contesto ambientale, la distribuzione, la salute, l’età, l’efficienza nella riduzione di inquinanti e nell’assorbimento di carbonio di questi duemila alberi. E, prima dell’abbattimento dovrebbe fornire (come mai è stato fatto) l’esame di radici, colletto, fusto, castello, rami, chioma. Non più generiche dichiarazioni di elevato rischio di abbattimento per mettere in moto la motosega». «Chiediamo, insomma – scrivere Italia Nostra – che al capezzale del malato sia chiamato il medico, non il becchino». Italia Nostra, inoltre, chiede «soprattutto chiarezza». E cioè che per ogni intervenuto sulle piante siano resi noti: «Il progetto e le cause di abbattimento; l’area soggetta a intervento che deve avvenire sotto la direzione responsabile di un direttore dei lavori agronomo-forestale; che ogni intervento sia affidato a un’azienda agricolo-forestale dotata di mezzi adeguati all’operazione e all’ambiente in cui opera; che prima dell’intervento siano verificate, in contraddittorio con gli operatori della ditta esecutrice, le caratteristiche dei mezzi meccanici. .».

Cosa manca

Italia Nostra chiede inoltre «che venga redatto e approvato un nuovo Regolamento del verde; che venga redatto il Censimento, il Catasto e l’Atlante del verde, strumenti necessari per l’elaborazione di un Bilancio del verde. Chiediamo, inoltre, che venga istituita una Consulta del verde e del Paesaggio urbano che assicuri la partecipazione della cittadinanza alle problematiche della gestione. E chiediamo che venga elaborato, e annualmente verificato, un Piano del verde, Piano di tutela, sviluppo e valorizzazione del verde e del paesaggio urbano, aperto al contributo della cittadinanza».

L’auspicio

È un cambio di passo nella gestione complessiva del grande patrimonio verde cittadino ciò in cui spera Italia Nostra: «Viareggio, dove il verde urbano è considerato elemento marginale e residuale, non utile ma costoso per la manutenzione e pericoloso per la sicurezza dei cittadini, sta dissipando il proprio patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale». «Desta del resto serie preoccupazioni la sopravvivenza del nostro verde, sia per la trascuratezza e il cattivo trattamento, sia per le grandi, improprie, scelte». Poi il monito: basta «usare e abusare dei motivi di somma urgenza» per abbattere alberi e «senza far seguire misure di ristoro e compensazione». l

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