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La strage di Viareggio

«Una giornata del trasporto in sicurezza». Ecco come non dimenticare la strage di Viareggio

Federico Lazzotti
«Una giornata del trasporto in sicurezza». Ecco come non dimenticare la strage di Viareggio

La proposta di legge presentata in Regione dal consigliere di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi: «Per non affievolire il ricordo»  

12 gennaio 2022
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Viareggio. Una giornata dedicata al trasporto in sicurezza per non dimenticare la strage di Viareggio: trentadue morti, oltre cento feriti e una cicatrice che non solo la città di Viareggio potrà mai cancellare. A meno di due mesi dall’inizio del processo d’appello-bis, quando davanti alla Corte compariranno gli imputati tedeschi e italiani che la Cassazione ha rinviato per rideterminare le pene comminate nel primo processo di secondo grado, arriva la proposta di mettere sul calendario – il 29 giugno potrebbe essere una data simbolica – per ricordare, non dimenticare e sopratutto non ripetere gli errori del passato.

La proposta arriva dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi: «Siamo vicini – dice – alla richiesta di giustizia dei familiari delle vittime della strage di Viareggio, ed esprimiamo il timore che man mano che passa il tempo si perda la memoria e la sensibilità, un fatto drammatico che doverosamente ricordato anche come monito per avere diritto di viaggiare in sicurezza. Proprio per questo, come Fratelli d’Italia, abbiamo presentato una proposta di legge per istituire la giornata toscana del trasporto in sicurezza».

La riflessione prende Viareggio come stazione di partenza per iniziare un percorso che vuole arrivare più lontano. «Viaggiare in sicurezza – spiega Fantozzi – significa conoscere di più e meglio le misure di prevenzione che vengono adottate sui mezzi di trasporto e nei luoghi di transito degli stessi, accrescere la sensibilità verso le forme di tutela nei confronti dei lavoratori impiegati in tali settori, essere consapevoli di quanto è stato fatto e di quanto, soprattutto, resta da fare – sottolinea l’esponente di FdI – Bisogna fare in modo che la eco di quella tragedia non vada affievolendosi col passare del tempo, riteniamo, perciò, necessario coinvolgere e far dialogare fra loro i mondi della scuola, della cultura, della creatività, del giornalismo».

In questi dodici anni e sette mesi a portare avanti la battaglia della memoria, legata a doppio filo a quella di pretendere giustizia, ci hanno pensato i familiari delle vittime. E il 29 giugno prossimo, tredicesimo anniversario della strage di Viareggio, il corteo cittadino che non è mai mancato potrebbe sfilare anche per far sentire la voce della città sull’esito del nuovo processo di Appello. Per una vicenda che attraversa l’Europa e attende ancora ben altra risposta, alla domanda che i familiari delle vittime non hanno mai smesso di porre: che cosa è stato fatto, alla luce della accertata mancanza di sicurezza nel disastro ferroviario, per evitare che tragedie di questo tipo si vadano a ripetere? Fosse istituita la giornata del trasporto in sicurezza sarebbe la prima domanda a cui dare loro una risposta.

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