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Piazza XXIV maggio, scontro politico sul no delle Belle arti

Luca Basile
Piazza XXIV maggio, scontro politico sul no delle Belle arti

30 agosto 2021
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marina. Su piazza XXIV Maggio, a Tonfano, cala la mannaia della Soprintendenza che invita il Comune a rimettere mano al progetto. Nel mirino la parte verde della stessa piazza che l'amministrazione aveva pensato di rimuovere - prevedendo nuove piante al posto di quelle attuali ed essenze arboree - e che invece la Soprintendenza impone di non toccare, se non in parte. Un pasticcio che rischia di posticipare l'apertura del cantiere, fissata per la fine di settembre, visto che si renderà necessaria la riformulazione del progetto. Bocciatura, totale o parziale che sia che sta innescando dibattiti inveleniti a Marina dove l'intervento è motivo di forte divisione.

«Sul progetto abbiamo espresso le nostre riserve, ma la bocciatura della Soprintendenza - fa sapere Alessandra Mazzei di Fratelli d'Italia - che intende tutelare l’attuale assetto dei giardini ci lascia sconcertati. Siamo sconcertati che la progettazione sia stata spinta così in avanti senza un preventivo confronto con la Soprintendenza e vigileremo che questo non comporti un aggravio dei costi; come siamo sconcertati dal fatto che il sindaco annunci di andare avanti e non colga l’occasione di riprogettare con il centro commerciale di Marina». Nel mirino di Fdi ancora una volta l'assessore Matteo Marcucci che al nostro giornale aveva dichiarato di non essere a conoscenza di o perplessità relative al progetto in questione: «O non ne sapeva nulla o mente, in entrambi i casi abbastanza per manifestare la sua inadeguatezza. Siamo sconcertati - aggiunge Mazzei - dalla tifoseria della solita sinistra locale che gioisce della bocciatura applaudendo a tutto ciò che porta immobilismo».

Parole dure, nei confronti di Giovannetti anche da Nicola Conti (Pd): «Come avevamo previsto, i nostri dubbi iniziali soprattutto sulla gestione del verde si sono concretizzati con il confronto con la Soprintendenza che ha fatto naufragare il progetto. A questo punto chiediamo un confronto con la città che è mancato anche questa volta, dato che la pseudo presentazione fatta in Versiliana trattava un progetto già confezionato con una completa chiusura alle critiche. Si faccia un passo indietro, magari proponendo idee. Gli scontri, inoltre, si evitano anche con una comunicazione: anche in questi giorni Giovannetti eMarcucci riescono a dichiarare cose diverse sugli esiti dell’incontro con la Soprintendenza. È evidente che piazza Statuto non ha insegnato niente a questa amministrazione».

Luca Basile

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