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Controlli sul progetto di Gaia al depuratore del Magazzeno

Controlli sul progetto di Gaia al depuratore del Magazzeno

Il Comune ha attivato l’ufficio tecnico per le verifiche sul potenziamento «L’esito sarà pubblico: daremo ai cittadini le informazioni e i dati richiesti»

30 aprile 2021
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Camaiore. Il depuratore di Lido di Camaiore verrà ampliato. Almeno questa è la volontà attuale del gestore idrico Gaia. Ma i cittadini, soprattutto quelli del comitato Magazzeno stanno cercando rassicurazioni sull’impatto che questo avrà sulla zona. La preferenze per alcuni lidesi è che l’impianto venga localizzato altrove, lontano dalle abitazioni. Il Comune di Camaiore, nella giornata di ieri, si è reso disponibile a fare tutti gli accertamenti del caso per capire quali saranno le conseguenze di questo cantiere. L’amministrazione ha annunciato piena trasparenza dei risultati dell’indagine sul progetto.

«Gaia ha presentato al Comune un progetto sul depuratore – fanno sapere dall’amministrazione – servirà ad abbattere i fenomeni di inquinamento del mare, a migliorare la qualità della vita dei cittadini che ci abitano vicino. Il progetto è stato presentato pubblicamente e sono state raccolte le osservazioni dei cittadini. Nel nome della massima trasparenza e del diritto dovere del Comune di esercitare verso Gaia le proprie funzioni di controllo analogo, abbiamo chiesto all’ufficio tecnico del Comune, se nel caso anche attraverso un incarico esterno, di verificare il progetto, indicandone eventuali criticità e possibili migliorie. Se l’esito di tale verifica sarà positivo, rendendo pubbliche tutte le informazioni e i dati richiesti, approveremo il progetto».

L’apertura ai cittadini sulla questione del depuratore viene ribadita anche sul piano della delocalizzazione: «l’amministrazione – continua la nota del Comune – si è sempre detta assolutamente favorevole ad una delocalizzazione dell’impianto, in una zona non residenziale, e prendiamo atto dell’apparente disponibilità del Comune di Massarosa ad aprire un ragionamento in relazione alle sue utenze. Rimane il fatto che, ad oggi, non ci sono le basi economiche per la realizzazione di un nuovo depuratore, il cui costo è di decine di milioni di euro. Gaia l’ha fatto presente più volte, con chiarezza. Nel Recovery Plan ci sono risorse importanti stanziate sulla depurazione e il Comune ha già detto a Gaia che l’azienda deve lavorare a cogliere, anche sulla depurazione, le opportunità che si dovessero aprire. Resta il fatto che sarebbe irresponsabile, nell’assoluta incertezza della prospettiva, non approvare un progetto positivo per la balneazione e per i cittadini che abitano nel quartiere. Il Comune non verrà meno a questa responsabilità».

La possibilità che si possa spostare dunque appare remota ma non totalmente impossibile. Il tavolo di confronto rimane comunque aperto. —

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