Il Tirreno

PIETRASANTA. La donna, anziana, prega per il proprio caro: è assorta nei suoi pensieri, sistema, con premura, fiori. Non fa così caso all’individuo che, nel passarle accanto, mette mano nella sua borsa, appoggiata sulla lapide, per poi appropriarsi del portafoglio e allontanarsi di tutta fretta. Quando la donna si accorge del furto è oramai troppo tardi: resta l’amarezza, il dolore. E la denuncia, da fare, contro ignoti.

Quanto successo giovedì 14 dalle parti del cimitero di via Sarzanese, non è però un’eccezione: di recente un’altra donna si era vista rubare, in un momento di disattenzione, il portafoglio dalla borsetta. Come a dire che siamo di fronte ad una delinquenza, più o meno organizzata, che vede nel cimitero lo scenario ideale dove agire in relativa tranquillità.

«Forse il ladro stava seguendo mia madre o forse ancora si era nascosto proprio dietro la lapide e appena ha visto appoggiare la borsa ha agito. Un fatto grave - racconta il figlio della persona derubata - che va evidenziato. Non so se la denuncia servirà a qualcosa, ma un segnale va dato».

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Fra l’altro nel portafoglio c’era il giusto importo in denaro per pagare alcune bollette. «L’importante è che non sia stato fatto del male a mia madre: i furti e la microcriminalità non vanno tollerati in alcuna sede, ma è veramente triste non poter essere neppure più tranquilli in un cimitero dove una persona si reca per pregare e stare vicino ad un proprio caro che non c’è più. Oramai non c’è più alcun tipo di rispetto o decenza» aggiunge il figlio della vittima.

Sempre nei giorni scorsi, nel parcheggio del cimitero, i soliti ignoti avevano preso di mira alcune auto danneggiandole, probabilmente nel tentativo di forzarle. Da qui l'allarme da parte dei cittadini con una richiesta di maggiori controlli in zona.