Il Tirreno

Quirinale: Marina Berlusconi come Silvio, Cavaliere lavoro 47 anni dopo il padre

31 maggio 2024
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Roma, 31mag. (Adnkronos) - Di padre in figlio. Tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati oggi dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, su proposta del ministro del Made in Italy Adolfo Urso, in occasione della Festa delle Repubblica del 2 giugno, c'è anche Marina Berlusconi. La primogenita del fondatore di Forza Italia, scomparso il 12 giugno di un anno fa, segue così le orme del papà Silvio, insignito della stessa onorificenza nel 1977 dall'allora Presidente della Repubblica, Giovanni Leone. La presidente di Fininvest e numero uno di Mondadori, nata a Milano e che compirà 58 anni il prossimo agosto (la madre è Carla Dall'Oglio, prima moglie del leader azzurro), ha sempre avuto un rapporto quasi simbiotico con il padre e nei momenti più tormentati della storia di Forza Italia, prima che il partito venisse affidato nelle mani di Antonio Tajani, è stata più volte indicata come possibile nuova guida del movimento lanciato nel '94. Ed è stata lei a raccogliere nella stanza del San Raffaele dove era ricoverato, l'ultimo testamento politico di Berlusconi, a poche ore dalla sua morte. "Dal Cavaliere alla Cavaliera...'', scherza un big forzista, che considera questa nomina un modo per tenere viva la memoria del presidente di Fi, quattro volte premier. Raccontano che il prossimo passo potrebbe essere la costituzione di una Fondazione intitolata a Silvio. Come il padre, Marina si è distinta per merito sul lavoro, nel suo caso per quanto riguarda il settore dell'editoria. Ma, pur smentendo ogni volta una sua discesa in campo, continua a sostenere la creatura politica di Berlusconi, soprattutto dal punto di vista economico: resta infatti, insieme ai fratelli Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi, tra i principali finanziatori di Fi ( ad aprile, alla vigilia delle europee, con Pier Silvio e Barbara, ha staccato un assegno di 100 mila euro per rimpinguare le casse del partito). Giusto 47 anni fa Silvio Berlusconi ottenne il cavalierato, su proposta del ministro dell'Industria, Carlo Donat Cattin: aveva 41 anni, giovane imprenditore, con la sua Edilnord aveva costruito Milano 2 e 3 (la politica arriverà molto dopo, nel '92-93 quando preparava il 'miracolo italiano'). È storica l’immagine in cui stringeva la mano al Presidente Leone nella cerimonia della consegna dell'onorificenza. Quel titolo, grazie all'estro di Gianni Brera, lo fece diventare il 'Cavaliere' per antonomasia.
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