**Mo: Amendola, 'mozione Pd per ruolo Italia in Ue, maggioranza ci ragioni'**
29 gennaio 2024
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Roma, 29 gen. (Adnkronos) - "Una mozione per non arrendersi al corso degli eventi. Per non rassegnarsi" al corso degli eventi senza spingere per una "proposta diplomatica" che apra una via d'uscita al conflitto in Medio Oriente. "Crediamo che il Parlamento debba avere una voce, speriamo sempre unitaria, che dia man forte alla inizia diplomatica italiana e europea". Così Enzo Amendola illustrando in aula la mozione del Pd sul Medio Oriente. "Il 7 ottobre è una data indimenticabile, chiederemo giustizia per gli atti orrendi, per quell'orrore che ha scioccato la comunità internazionale e che ancora oggi vede ancora più di 130 persone ostaggio dell'organizzazione terroristica Hamas. Quella data ha posto dinanzi a noi scene drammatiche e ha ripreso antiche fratture nel Medio Oriente che non sono mai state sanate. Dal 7 ottobre l'assedio totale di Gaza ha causato migliaia di vittime innocenti, soprattutto bambini". "Le dichiarazioni di ieri a un convegno, da parte di ministri e deputati del Likud con il movimento dei coloni, che rivendicano l'annientamento dell'autonomia nazionale palestinese e la rioccupazione di quello che invece il premier Ariel Sharon liberò anni fa, è un viatico che noi guardiamo con molta preoccupazione", sottolinea Amendola. "E per questo che chiediamo con forza che l'Italia si muova in seno all'Onu e all'Unione europea, chiediamo un'azione dell'Italia nel quadro europeo che ha evidenziato una mancanza di capacità di deterrenza. Chiediamo all'Italia di avere un atteggiamento differente e non guardare con stanchezza al susseguirsi degli eventi. Non vogliamo che questo sia elementi di divisione del Parlamento ma anzi rafforzi una soluzione politica a eventi drammatici", una soluzione che passa da "riconoscere lo stato i Palestina" e riproporre la soluzione "due popoli, due Stati". Conclude Amendola: "Questo noi chiediamo in questa mozione, penso che abbia uno spirito unitario e chiediamo alla maggioranza di ragionare su questo testo e anche su una prospettiva per l'Italia".