Italia-Africa: Bonelli, 'piano predatorio Meloni, campagna per stop debito di 1,100 mld'
28 gennaio 2024
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Roma, 28 gen. (Adnkronos) - “La premier Meloni vuole trasformare l’Africa in un gasdotto per Italia e Europa e alterare milioni di terreni agricoli in coltivazioni per biocarburanti, in aree come Rwanda e Congo dove più alto e’ il tasso di malnutrizione e mortalità per fame. Questo è il volto del neocolonialismo ma mascherato da cooperazione. Il piano Eni-Meloni ha un’impostazione predatoria delle risorse delle e degli africani. In particolar modo alle compagnie energetiche italiane fa gola il loro gas". Così in una nota il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. “L’azione necessaria - prosegue - è azzerare il debito dei Paesi Africani considerando che nel 2019 oltre trenta Paesi del continente africano hanno speso più per il pagamento del debito che per la sanità pubblica. Per favorire lo sviluppo del Continente africano, è necessario urgentemente affrontare due questioni: la cancellazione del loro debito e il raggiungimento, per l’Italia, dell'obiettivo dello 0,7% dei fondi per l'aiuto allo sviluppo (Aps), attualmente fermo allo 0,3%. Per questo lanciamo una campagna per cancellare il debito dell’Africa di 1.100 mld di dollari. Ma il governo Meloni ignora queste emergenze, e non stanzia neanche un euro nel bilancio dello Stato per venire incontro realmente alle esigenze di questi Paesi. Invece baratta i 3 miliardi di fondi destinati al clima sull'acquisto del gas africano con lo stop alle partenze dei migranti. Il Piano ENI-Meloni sta eliminando ogni tipo di investimento sulle rinnovabili in Africa, invece dovrebbe rispondere urgentemente alla domanda dell’attivista climatica ugandese Vanessa Nakate: ‘Noi abbiamo diritto anche noi a un futuro rinnovabile?’”. “Di tutto questo parleremo nella conferenza stampa di lunedí 29 gennaio, alle 14.30, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, alla quale parteciperanno, oltre al sottoscritto, tra gli altri, Nicola Fratoianni, Simone Ogno di Recommon, Monica di Sisto di Fairwatch e Associazione delle Ong Italiane(Aoi), Cristiano Maugeri di Action Aid Italia e ci sarà un collegamento con un rappresentante della campagna 'Don't Gas Africa'”, conclude.