Pd, guerra in Toscana: Giani e le scelte per il consiglio regionale – I nomi, le correnti e i possibili grandi esclusi
L’obiettivo è trovare l’equilibrio tra l’ala schleiniana e quella riformista: vertice a Roma con la segretaria dem
Riuscirà Eugenio Giani a trovare il giusto equilibrio fra schleiniani e riformisti, non solo in giunta, ma anche in consiglio regionale? Lo scopriremo entro lunedì 10 novembre quando, durante la prima seduta del consiglio, il riconfermatissimo presidente renderà noti i nomi degli otto assessori e del sottosegretario alla presidenza, indicando anche il candidato (o la candidata) che la maggioranza intende esprimere per guidare l’assemblea.
Incontro decisivo al Nazareno
Di vitale importanza si prospetta quindi l’incontro a tre che lunedì 10 o martedì 11 novembre prossimo vedrà confrontarsi, nella sede nazionale del Pd, lo stesso Giani, il segretario regionale Pd Emiliano Fossi e la segretaria nazionale dem Elly Schlein. Giani sa benissimo che un consiglio regionale riottoso potrebbe in futuro essere il suo peggior nemico.
L’ipotesi Spinelli-Boni
Per questo sta considerando l’ipotesi di cooptare in giunta due schleiniani di provata fede come Serena Spinelli e Filippo Boni, la prima assessora uscente eletta nel collegio di Firenze 2 con 8.180 preferenze e il secondo trionfatore nella sua Arezzo con 10.924 voti personali. Entrambi dovrebbero quindi lasciare il seggio in consiglio rendendo possibile l’ingresso dei riformisti Cristiano Benucci, piazzatosi secondo con 6.266 preferenze alle spalle della Spinelli, e di Roberta Casini, giunta alle spalle di Boni nel collegio aretino.
Le resistenze di Fossi
A smarcarsi però da questa trovata sembra il segretario regionale del Pd Emiliano Fossi. L’idea di un gruppo consiliare democratico dominato da consiglieri di provata sensibilità riformista non lo conforta affatto e, per impedire che ciò avvenga, sembra che abbia rilanciato proponendo a Giani di nominare non uno ma due assessori esterni, lanciando sul tappeto le candidature dell’assessore alla Viabilità del Comune di Firenze Andrea Giorgio e di Stefania Lio (sua vice alla segreteria regionale Pd).
Monni vicepresidente, Marras assessore
Ad ora, Giani non sembra troppo propenso ad accettare i consigli del segretario regionale del suo partito. Finora l’unico punto di equilibrio trovato fra i due sembra essere la nomina della scheiniana Monia Monni alla vicepresidenza della giunta, compensata però dall’ingresso in un assesorato "di peso" di Leonardo Marras, che nel collegio di Grosseto ha conquistato ben 13.419 preferenze. La conferma di Marras in giunta consegnerebbe allo scheiniano Gianni Lorenzetti la guida del gruppo consiliare democratico.
Il rebus del sottosegretario
Ancora da definire invece il nome che verrà proposto agli alleati per l’incarico di sottosegretario alla presidenza. A ora sembra profilarsi uno sprint fra il pistoiese Bernard Dika e il lucchese Mario Puppa, con il primo leggermente favorito sul secondo.
Il caso del Pd pisano
Fuori dalla stanza dei bottoni rimarrebbe il Pd pisano che, nelle settimane precedenti le elezioni, si è lacerato sulle candidature da proporre agli elettori, vedendo "l’uno contro l’altro armati" Antonio Mazzeo e Alessandra Nardini. Fra i due, solo Mazzeo probabilmente farà buon viso a cattivo gioco, visto che per lui potrebbe disegnarsi la possibilità di una candidatura alla Camera dei deputati alle politiche del 2027.
Le mosse della Schlein
A questo punto, solo la segretaria del Pd Schlein potrebbe risollevare le sorti della "pasionaria" del Pd pisano, proponendola come presidente del consiglio regionale. Questa sua destinazione metterebbe però fuori gioco Stefania Saccardi di Casa Riformista, che, in giunta, sarebbe già rappresentata con la nomina alla Cultura di Cristina Manetti.
Gli equilibri di Avs e M5S
Sul fronte di Avs, invece, testa a testa per un posto in giunta fra il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, espressione di Sinistra Italiana, e quello di Calci Massimiliano Ghimenti, proveniente dalle fila di Europa Verde, con quest’ultimo leggermente favorito. In tal caso approderebbe in consiglio Francesco Cecchetti, anch’egli di Sinistra Italiana, con la sola livornese Diletta Fallani di Europa Verde. Infine, Giani è intenzionato a far scegliere al presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte chi debba entrare in giunta (forse all’assessorato all’Ambiente) fra la pisana Irene Galletti e il fiorentino Luca Rossi Romanelli.
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