Zanetti (Confitarma): «Investire nel lavoro e nella formazione»
Grande partecipazione allo “Shipday 25. Blue to blue”, promosso dall’associazione degli armatori
ROMA. L’Italia continua ad avere numeri straordinariamente importanti nel settore marittimo, ma la quota della flotta mondiale dell’Italia e dell’Europa viene data in diminuzione ed è necessario investire sul lavoro e sulla formazione professionale. Questi i messaggi lanciati dal presidente di Confitarma, Mario Zanetti, nell’intervento che ha aperto lo “Shipday 25. Blue to blue”, convention promossa dall’associazione degli armatori andata in scena all’interno dell’auditorium della tecnica di Confindustria a Roma.
Nel suo intervento, Zanetti ha ricordato che attraverso le rotte marittime viaggia quasi il 90 per cento delle merci e, per quanto riguarda l’Italia, con 8.000 chilometri di coste, 150 porti e con oltre un milione di addetti, l’economia del mare rappresenta per l’Italia un motore di crescita capace quasi di raddoppiare ogni euro investito con benefici sull’intera economia nazionale.
I numeri
Il massimo esponente di Confitarma ha poi rimarcato che quella italiana è la prima flotta di traghetti al mondo, la seconda europea di product tanker ed è leader in Europa per quanto riguarda il turismo che viene dal mare con oltre 14 milioni di passeggeri accolti nel 2024. Numeri che si riflettono complessivamente nei traffici, visto che l’Italia è al primo posto in Europa nello short sea shipping. «Nell’interscambio europeo via mare – ha proseguito - siamo al terzo posto, dopo Paesi Bassi e Spagna, con oltre 180 milioni di tonnellate di import ed export”.
Ma non tutto è oro quello che luce. Zanetti ha posto l’accento sul fatto che la quota della flotta mondiale attribuibile all’Italia e all’Europa è nuovamente in calo, sia per controllo sia per bandiera. «È un segnale – ha avvertito – che dobbiamo cogliere immediatamente, perché lo shipping ha logiche di lungo periodo e se non ci sono regole chiare, stabili e competitive si indebolisce non solo il nostro Paese, ma l’intera presenza europea».
Di qui, l’appello a investire maggiormente nel lavoro e nella formazione professionale. “Perché senza nuove competenze – ha incalzato Zanetti – il futuro del settore marittimo non può essere costruito». Il massimo esponente di Confitarma ha poi concluso il suo intervento sottolineando che compito dell’associazione è quello di «supportare e consolidare la competitività delle nostre imprese del settore marittimo e rafforzare la leadership dell’Italia nella Blue Economy e nello shipping internazionale».
All’iniziativa ha partecipato anche il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, che ha invocato regole uguali per tutti i Paesi per quanto concerne gli obiettivi della dacarbonizzazione e rimarcato che, in considerazione del fatto che il mare unisce tutto il mondo, sarebbe opportuno avere regole omogenee dal Pacifico al Mediterraneo fino all’Atlantico. «Per questo – ha aggiunto – mettere delle tasse ulteriori sarebbe veramente dirompente soprattutto per l’Italia».
Rixi ha aggiunto che, a suo giudizio, i mercati si stanno aprendo e che i dazi introdotti da Trump stanno determinando la nascita di commerci tra Paesi che prima non avevano rapporti. «Questo significa – ha concluso – che una nazione intraprendente può andare a rosicchiare mercati ai propri concorrenti importanti. Perché ciò accada, bisogna però avere gli strumenti giusti e una riforma che consenta all’Italia di poter avere anche delle proiezioni estere per agire come un unico grande paese marittimo».
