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L’analisi

Firenze, studio dell’Università: gli autovelox riducono le morti sulle strade fino al 26%


	(foto di repertorio)
(foto di repertorio)

Gli autovelox riducono incidenti, feriti gravi e vittime fino al 36%. «Non servono a fare cassa, ma a salvare vite»

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FIRENZE. Gli autovelox riducono gli scontri con conseguenze mortali dal 15% al 26%. A spiegarlo è lo studio scientifico dal titolo "Sistemi per il controllo automatico della velocità. Valutazione dell'efficacia nella prevenzione degli scontri stradali", presentato oggi al rettorato dell'Università degli Studi di Firenze nel corso di un convegno. Lo studio è stato realizzato dal gruppo Mobility and Vehicle Innovation Group (Moving) del dipartimento di Ingegneria Industriale di UniFI e finanziato dalla Associazione Lorenzo Guarnieri onlus, che da anni collabora con Moving sul tema della sicurezza stradale. Lo studio è una revisione sistematica degli studi scientifici presenti in letteratura (sottoposti a controllo - ''Peer-reviewed'') in riviste scientifiche di alto livello. Partendo da 600 fonti primarie sono stati selezionati 30 studi sui quali è stata eseguita una metanalisi, applicando tecniche statistiche internazionalmente riconosciute.

I risultati dello studio

I risultati indicano una chiara evidenze ricorrente. Alla presenza di autovelox sulle strade sono associate riduzioni statisticamente significative (pvalue > 95%) degli scontri con feriti, feriti gravi e morti, con un intervallo di riduzione che va dal 15% al 36%. In particolare lo studio indica che gli scontri con conseguenze mortali subiscono una riduzione che va dal 15% al 26%

«Gli autovelox non servono a fare cassa, ma a ridurre le morti sulle strade»

Stefano Guarnieri, vicepresidente dell'Associazione Lorenzo Guarnieri onlus, ringrazia l'Università degli studi di Firenze e in particolare il gruppo Moving per la collaborazione che dura ormai da 15 anni e afferma: ''Lo studio dà un'indicazione chiara. Se si vogliono salvare delle vite e migliorare la sicurezza stradale occorrono più autovelox e tutor sulle nostre strade e autostrade. Gli autovelox non servono a far cassa ma a salvare vite. Nelle 16 città più grandi in Italia le multe per eccesso di velocità portano meno del 10% dei ricavi totali da multe''. Stefano Guarnieri cita i dati del rapporto Istat Incidentalità in Italia 2024 (Tavola 2.21) e aggiunge: ''La velocità elevata rappresenta la prima causa di scontri stradali con morti per cui controllare il rispetto dei limiti di velocità non può che portare benefici. Sono contento che sia stato confermato anche scientificamente. Auspico che il Ministero dei Trasporti prenda atto di questi risultati scientifici e finalmente chiarisca la confusione normativa approvato/omologato e crei un regolamento dove non sia così complesso, praticamente impossibile, come lo è adesso, posizionare nuovi autovelox, soprattutto in strade urbane''.

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