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«Una banca vicina alle persone», la Castagneto festeggia 115 anni - Video

di Manolo Morandini
«Una banca vicina alle persone», la Castagneto festeggia 115 anni - Video

Duemila soci (su 6.500) alla festa organizzata al campo sportivo di Donoratico

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CASTAGNETO. Il passo? «Mai più lungo della gamba», sottolinea il presidente di Castagneto Banca 1910 Andrea Ciulli. «115 anni fa come oggi i valori che hanno ispirato la nascita del nostro istituto sono gli stessi, il fondatore don Celestino Agostini li troverebbe nonostante le novità». È il campo sportivo di Donoratico la cornice della Festa del socio 2025. Musica, stand per bere e mangiare, tanti sorrisi e abbracci. Il concerto di Irene Grandi per salutare.


È un’occasione d’incontro e per celebrare un altro anno con numeri che fotografano la solidità di quella che per i soci è la loro “la banchina”. Su tutti l’indice che misura la solidità patrimoniale il Cet 1 che si attesta al 20 per cento. Delle 24 filiali, su quattro province, sono 21 quelle aperte dal 2000. In occasione della Festa del socio le cifre di Castagneto Banca, non di bilancio ma quelle che ne ispirano l’azione, vengono messe a fuoco nella tavola rotonda coordinata dal direttore del Tirreno Cristiano Meoni. S’intitola “Da 115 anni al vostro fianco, con passione e dedizione” e a restituire il ruolo oltre a Ciulli e il direttore generale dell’istituto Fabrizio Mannari sono due osservatori esterni: la presidente della Provincia di Livorno e sindaca di Castagneto Carducci Sandra Scarpellini e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. «È un’opportunità che non è data a tutti avere una banca di territorio – dice Scarpellini – . Ha un senso di appartenenza e di restituzione sociale importante». Aspetto che il presidente Giani lega all’idea di Toscana diffusa. «Il credito cooperativo è una risorsa per i territori. C’è un dato generale che dà la misura della risposta ai cittadini nel garantire un rapporto personale: il credito cooperativo nel sistema bancario ha visto crescere la propria quota di mercato su scala nazionale del 5 per cento».

Il direttore generale Mannari abbraccia col pensiero i 2mila soci presenti dei 6.500 e i 210 dipendenti. «A fronte di un quadro generale di desertificazione bancaria noi apriamo di comune in comune e lo facciamo perché crediamo nella funzione sociale della nostra attività. Siamo orgogliosamente una banca di comunità, vicina alle persone». Così il direttore generale di Castagneto Banca 1910 Fabrizio Mannari. «Dobbiamo consolidare la nostra presenza su Pisa e Grosseto ma stiamo coltivando il sogno di aprire a Firenze, lo faremo quando avremo le spalle grandi per farlo».

 

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