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L’incidente

Pontremoli, Emilio Petrone morto nello schianto in A15: chi è il manager che rilanciò Sisal

di Giovanna Mezzana
Pontremoli, Emilio Petrone morto nello schianto in A15: chi è il manager che rilanciò Sisal

Forbes, nel 2018, lo aveva inserito nel listino d’oro degli amministratori delegati-top. Le auto e la velocità tra le sue grandi passioni

19 settembre 2024
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PONTREMOLI. Di lui si diceva che avesse la velocità nel sangue. Grande appassionato di corse automobilistiche, alla guida del Gruppo Sisal, dal 2008, lo portò a imboccare un’ascesa a dir poco fulminea, tant’è che il fatturato triplicò e la redditività si innalzò in pochissimo tempo. Ieri, mercoledì 18, Emilio Petrone, 61 anni, ex amministratore delegato della società colosso delle scommesse e del gioco, ha perso la vita in un incidente stradale. È accaduto nel primo pomeriggio. Con la sua automobile sportiva – una supercar Donkervoort – stava viaggiando in autostrada, sulla A15, in Lunigiana.

Sono circa le 15 di ieri quando Emilio Petrone si è da poco lasciato alle spalle il casello autostradale di Pontremoli. Dallo svincolo per quell’uscita autostradale, percorre circa un chilometro e mezzo. Sta viaggiando in direzione Parma – forse per rincasare a Milano, dove risulta residente, lui che è di origini salernitane – e succede qualcosa. Per cause ancora in corso di accertamento, l’auto fuoriserie di Petrone sbanda. E si schianta contro il guardrail. Sono attimi di caos sulla A15 in direzione Berceto: poco dopo giungono mezzi che erano in coda alla sua automobile. La supercar è distrutta. Suona il campanello d’allarme: arrivano i soccorritori del 118. Alle 15,30 viene dichiarato il decesso e il corpo di Petrone viene portato nella camera mortuaria dell’ospedale di Pontremoli.

Emilio Petrone era un manager di primissimo piano. Uno dei più noti amministratori delegati del globo, tant’è che la rivista americana, tempio dell’alta finanza, Forbes lo inserisce nel 2018, anche per le performance Sisal, nel listino d’oro degli amministratori delegati-top.

La sua passione erano le auto. In particolare quelle storiche e, soprattutto, le supercar: «Da appassionato di sport e di corse automobilistiche – dichiarava in un’intervista di qualche anno fa che ancora oggi si legge sul sito web del Gruppo Sisal – mi piacciono molto la velocità e la competizione».

Carriere e profili come il suo ne esistono pochissimi nel Belpaese: si laurea in economia, con una tesi di marketing all’università degli studi di Salerno, e poi si lancia nel circuito della gestione dei colossi societari (italiani e non). E lo fa con successo. Nell 1989 entra in Ferrero dove è product manager. Poi in Unilever. Quindi fa il suo ingresso in Sara Lee Corporation. Nel 2001 approda alla Mattel, ed è amministratore delegato per l’Italia, con ruoli successivi di responsabilità sempre più alta, anche a livello europeo ed extraeuropeo. Dal 2008 Petrone è l’amministratore delegato del Gruppo Sisal: «Ha spinto l’acceleratore di Sisal nel circuito dei pagamenti in parallelo a quello tradizionale del gioco e intrattenimento», si legge sul sito web del gigante delle scommesse.

Negli ultimi anni è stato amministratore delegato di Mooney, facendola diventare tra le principali fintech a livello Italia. 


 

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