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Benvenuto Tour de France, la Toscana abbraccia il grande ciclismo tra sport e cultura


	L'arrivo delle squadre del Tour de France a Firenze 
L'arrivo delle squadre del Tour de France a Firenze 

A Firenze la presentazione delle squadre in piazzale Michelangelo in vista del Grand Départ: presente anche il governatore Eugenio Giani

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«La Toscana è felice di accogliere il Tour de France. Siamo impegnati per garantire la massima ospitalità e, nell’ambito delle competenze regionali, tutti i servizi di supporto necessari». Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che nel pomeriggio di giovedì 27 giugno ha partecipato a Firenze all’evento di presentazione delle squadre in piazzale Michelangelo in vista del Grand Départ, sabato 29 giugno, della manifestazione ciclistica più importante del mondo.
Una vetrina per la regione
«Il Tour – ha proseguito Giani - è una grande vetrina per tutto il territorio toscano. È motivo di grande gioia per la città di Firenze che può legittimamente rivendicare la prima gara in linea della storia, la Firenze-Pistoia del 1870, e per una regione che, a partire da Gino Bartali e Gastone Nencini, ha segnato la storia del ciclismo con un’infinità di imprese. Rappresenta non solo un’occasione di spinta per le nostre attività turistiche e la valorizzazione del nostro patrimonio, ma anche di promozione dello sport tra i giovani e della cultura della mobilità ciclabile». Il presidente ha ricordato come il sistema regionale è impegnato per dare un contributo affinché il via della manifestazione dal territorio metropolitano fiorentino si svolga nella maniera migliore possibile e sia momento di arricchimento culturale.
Sport e cultura 
Da un lato la mostra di Karl Kopinski, uno dei maestri dell’illustrazione europea con i suoi ritratti di campioni di ieri e di oggi, e il coinvolgimento, attraverso Toscana promozione turistica, nell’organizzazione di Becycle, l’evento di Pitti Immagine dedicato al cicloturismo. Dall’altro, Giani si è soffermato sul piano di assistenza sanitaria allestito in occasione del Grand Départ: «Con i professionisti del sistema sanitario e grazie alle associazioni di volontariato abbiamo messo in campo un piano globale con l’obiettivo di assicurare l'assistenza sanitaria di emergenza pre-ospedaliera e ospedaliera agli atleti, agli addetti ai lavori, agli spettatori e alla popolazione residente», ha spiegato il presidente specificando che «non verranno ridotte le attività ordinarie non di emergenza, come dialisi e terapie oncologiche, e il sistema sanitario resterà al fianco della popolazione residente «fragile», soprattutto di quella che abita nelle aree direttamente interessate del percorso della gara e sottoposte a provvedimenti di viabilità». «In questo grande momento di festa – ha concluso il presidente - auguro a tutte le squadre e a tutti gli atleti di dare vita ad una corsa avvincente e sono certo che resterà in loro in bel ricordo della nostra terra».

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