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Piatti, tazzine e servizi Ginori: le valutazioni nei gruppi social dei collezionisti

di Elena Andreini

	Un piatto di porcellana dipinto a mano della Richard Ginori
Un piatto di porcellana dipinto a mano della Richard Ginori

E alla Biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino ecco l’appuntamento per saperne di più sugli oggetti arrivati dal passato: curiosità, periodo, stile

17 maggio 2024
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SESTO FIORENTINO. Bianchi dai rilievi morbidi, eleganti nelle decorazioni: sono i preziosi oggetti della Ginori, piatti, tazzine e altri componenti da tavola abbelliti da colori e scene ottocentesche. Non c’è solo il valore sentimentale per i molti sestesi che hanno lavorato nella Manifattura ai forni o in pittoria, ma anche uno più tipicamente storico e artistico. In molte case della Toscana ci sono ancora vecchi servizi Ginori o anche oggetti arrivati dal passato come le tabacchiere o zuppiere dai fianchi larghi, spesso inutilizzate.

L’appuntamento con gli esperti

A chi resta il dubbio sul periodo di produzione di qualche elegante pezzo c’è l’appuntamento con “Ginori di casa tua”, domenica 19 maggio dalle 10,30 alle 12 alla Biblioteca Ragionieri di Sesto, nell’ambito di “Buongiorno Ceramica”. Sarà un modo per farsi raccontare direttamente dagli oggetti la loro storia e con essi pure quella del suo tessuto sociale. Le conservatrici del Museo Ginori saranno a disposizione per offrire informazioni su datazione, tipo di lavorazione, stile e altre curiosità. Per chi fosse impossibilitato a venire di persona, entro oggi, venerdì 17 maggio, sarà possibile inviare le immagini degli oggetti all’indirizzo segreteria@museoginori.org. La partecipazione è gratuita fino ad esaurimento posti.

La storia

Gli oggetti Ginori fanno parte di un universo prezioso e oltre che nelle vetrine delle nonne o nelle liste di nozze più raffinate ed esclusive, sono anche protagonisti del mondo dei social. Su Facebook, per esempio, si possono incontrare gruppi di collezionisti e appassionati ricercatori di prodotti della Ginori. E qui non solo si ammirano le foto di servizi da tavola, abbinati a seconda del gusto e delle necessità di quella famiglia, ma è possibile stimarne anche il valore economico.

Quanto valgono

Accanto a ogni prodotto, si trova il prezzo che il venditore decide di richiedere sul mercato e così si vede che una zuccheriera bianca “Vecchio Ginori” può arrivare a costare più o meno 80 euro mentre una zuppiera, sempre “Vecchio Ginori” arriva addirittura a 190 euro. Per imbandire una tavola da 18 persone, c’è chi mette in vendita la zuppiera per 249 euro, ma c’è anche la salsiera con cucchiaio a 70 euro. Tra i pezzi più esclusivi, spicca poi un posacenere “Gio Ponti” del 1924, come si precisa nell’avviso «sbreccato in un punto», ma per il quale vengono richiesti ben 750 euro, mentre un cachepot con decoro floreale si può trovare a 140 euro. In questo viaggio virtuale tra gruppi (pubblici e privati) di appassionati dei prodotti Ginori si ricostruisce la storia della Manifattura di Sesto Fiorentino. Per gli esperti basta uno sguardo veloce al marchio sotto il piatto o alla tazzina per collocare l’oggetto in una delle epoche artistiche della Manifattura sestese. Per tutti gli altri, basterà sottoporre articolo o foto alle conservatrici del Museo per scattare una fotografia ben precisa del cimelio.

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