Il Tirreno

Toscana

Toscana salute
Salute

Melanoma, casi in aumento in Toscana: 1.600 in più nell’ultimo anno. Il “record” di Livorno

di Martina Trivigno
Melanoma, casi in aumento in Toscana: 1.600 in più nell’ultimo anno. Il “record” di Livorno

Negli uomini è il tumore più frequente prima dei cinquant’anni: nella nostra regione la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi del tumore è di circa l’85%

11 maggio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





L’estate è alle porte e con lei arriva la voglia di sole e di mare, ma occhio a proteggere sempre la pelle dai raggi solari. Dietro l’angolo, infatti, si nasconde un nemico subdolo e pericolosissimo: il melanoma, tumore della cute con un’incidenza in costante crescita negli uomini (+4,4 per cento) e anche nelle donne (+3,1 per cento), è dovuto alla trasformazione maligna delle cellule presenti nello strato più profondo dell’epidermide (melanociti).

Nell’ultimo anno, in Toscana, sono stati circa 1.600 – su un totale di 11mila – i nuovi casi diagnosticati, ma i numeri sono destinati a salire. Sì, perché con il tempo il melanoma è diventato il più frequente di tutti i tumori prima dei 50 anni nella popolazione maschile e il terzo nelle donne che appartengono alla stessa fascia di età. E non sono “immuni” neppure le classi d’età più giovani: quasi la metà dei casi, infatti, è diagnosticato entro i 59 anni. È un trend generalizzato quello dell’aumento dell’incidenza del tumore maligno della cute che si registra in Italia e in Europa così come nella nostra regione e che vede Livorno maglia nera in Italia: è infatti la città italiana con i tassi di incidenza più alti. Nella nostra regione i casi prevalenti, ossia i casi di melanoma presenti nella popolazione, ammontano a circa 11mila e ogni anno si stimano tra i 1.500 e i 2mila nuovi casi attesi.

«In Toscana, la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi del tumore è di circa l’85%, in linea con i più alti valori italiani», spiegano dal Melanoma & skin cancer unit dell’ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli, centro di riferimento regionale per il melanoma e in stretto collegamento, secondo il modello della rete oncologica, con le strutture di Dermatologia di tutta la regione. Ma gli esperti sottolineano che non si tratta di una patologia stagionale, legata soltanto al periodo estivo: per questo è fondamentale auto-esaminare spesso la superficie corporea e controllare i nei (osservando eventuali cambiamenti), non soltanto nel periodo estivo, quando andiamo al mare, ma durante tutto l’anno: il tumore maligno della cute, infatti, può insorgere anche indipendentemente dalle scottature e in zone non esposte alla luce solare.

Vietato abbassare la guardia insomma: l’obiettivo è affrontare il melanoma a testa alta. Oggi la lotta al tumore maligno della cute si basa principalmente su tre aspetti fondamentali: prevenzione, diagnosi precoce e trattamento chirurgico. In particolare l’asportazione di melanomi “sottili” si associa a un’ottima sopravvivenza: circa il 95% per le lesioni inferiori a un millimetro di spessore, una percentuale altissima in campo oncologico, mentre la stessa si riduce al 50-55% per lesioni superiori a quattro millimetri di spessore. 


 

Primo piano
La tragedia: la ricostruzione

Rogo al poligono di Galceti, le vittime hanno provato a domare le fiamme con l’estintore: chi sono, cos’è successo e le testimonianze

di Paolo Nencioni