Manganelli a Pisa, pacifici studenti caricati e neofascisti in mimetica che sfilano in tranquillità
Il governo chiamato a fare chiarezza
Pisa, durissime cariche della polizia, decine di studenti imbottigliati e feriti a una manifestazione per la Palestina. Sono avanti con gli anni e ne ho viste e vissute tante di manifestazioni. Anche di quelle dure con responsabilità reciproche, forse più spesso da parte dei manifestanti, forse. Ho anche commentato tante e tante volte il memorabile scritto di Pierpaolo Pasolini "Io sto con i poliziotti, con gli studenti delle famiglie bene e i poliziotti di quelle povere e delle periferie".
Come non potrò mai dimenticare, a Firenze nel 1975, il giovane operaio del Pci Rodolfo Boschi ucciso a pochi metri da me e ancora tante altre manifestazioni per i diritti, per il lavoro, contro la guerra e contro il fascismo con relativi scontri provocati ogni volta chissà come e perché. Potrei continuare per pagine e pagine di memorie, manganellate, violenze, arresti e fermi, compreso il mio. Ma su tutto il pensiero va a ciò che accadde a Genova per il Social Forum nel luglio del 2001. Anche allora con un governo di centrodestra. Anche allora un uso forsennato di violenza, manganelli e forze dell’ordine scatenate. Anche allora governo e vertici dell’ordine pubblico uniti nella repressione.
Ricordate le immagini e le violenze alla scuola Diaz? A piazza Alimonda? Giovani picchiati anche nel sonno e arrestati, solamente perché manifestavano, Carlo Giuliani. Conosce bene quegli avvenimenti il questore di Pisa che proprio a Genova in quegli anni iniziò la sua attività formandosi ed impegnandosi nell’ordine pubblico. Perché allora quell’imboscata durante una manifestazione di ragazze e ragazzi pacifici, maggiormente minorenni? "Agenti in assetto antisommossa avevano chiuso la strada e attendevano i ragazzi con scudi e manganelli, mentre dalla parte opposta le forze dell’ordine chiudevano la via...". Gli insegnanti del liceo Russoli si domandano, e noi con loro: chi ha deciso questo schieramento enorme, esagerato di forze? Non erano neppure trecento studenti, scesi in piazza pacificamente, con le mani alzate.
Perché si è deciso di chiuderli in un imbuto per poi riempirli di botte? Ciò che è accaduto è vergognoso, inaccettabile, in un Paese democratico e libero. Cosa dice "il" presidente del Consiglio Meloni, che nel suo discorso di insediamento ci ricordava la sua gioventù militante in decine di manifestazioni studentesche?
Quando accadono fatti così gravi occorre indignarsi e rispondere civilmente, ma con fermezza. E Pisa democratica lo ha fatto la sera stessa dando un esempio enorme, "accompagnando" quegli studenti nella stracolma piazza dei Cavalieri. Il governo chieda scusa e faccia chiarezza sulle responsabilità di chi ha ordinato di caricare pacifici studenti come fossero pericolosi neofascisti. Ah no! Quelli possono sfilare in tranquillità, con tute mimetiche e paramilitari, con i loro slogan e saluti romani, come in via Acca Laurentia. Sono d’accordo con coloro che criticano chi brucia l’immagine della Meloni, come chi alimenta il clima di violenza che c’è nel Paese. Occorre far emergere la nostra coscienza pacifista, democratica e abbassare i toni, a cominciare da chi ha le maggiori responsabilità.