Il Tirreno

Toscana

L’editoriale del direttore

Grazie presidente, le nostre divise siano ben altro

di Cristiano Marcacci

	Una manifestante ferita a Firenze e le cariche della polizia a Pisa
Una manifestante ferita a Firenze e le cariche della polizia a Pisa

Il commento del direttore del Tirreno alle parole del presidente della Repubblica Mattarella dopo i fatti di Pisa

24 febbraio 2024
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Cosa c’è da aggiungere alle parole del capo dello Stato? Pochissimo, forse niente. “Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto presente al ministro dell'Interno, trovandone condivisione, che l'autorevolezza delle forze dell'ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”. Nella nota stampa del Quirinale sono riassunti il pensiero e il sentimento della stragrande maggioranza dei toscani, ancora scioccati per le immagini di Pisa, città della conoscenza e del confronto.

Ora resta da vedere in quali atti si concretizzerà la condivisione manifestata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Ci auguriamo che si cominci dal fare chiarezza a largo raggio, perché non ci basterà la “solita” rimozione dall’incarico del funzionario di turno a cui è sfuggito di mano il controllo del reparto anti-sommossa (a proposito, dov’era la sommossa?).

L’inchiesta dovrà essere contraddistinta dalla massima trasparenza, anche perché la polizia che abbiamo visto in azione a Pisa non è la polizia che conosciamo e che vogliamo. La sua storia e i suoi valori sono stati infangati e per ripulirli non sarà sufficiente annunciare di condividere le parole di Mattarella. Occorreranno scuse, spiegazioni e dialogo. Altrimenti, sarà impossibile pretendere di continuare ad educare. 

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