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La battaglia per il Galilei urlata sui muri di Pisa

Danilo Renzullo
Alcuni degli striscioni apparsi ieri mattina per le strade di Pisa
Alcuni degli striscioni apparsi ieri mattina per le strade di Pisa

Striscioni in difesa dei partner pubblici e contro la cessione dei servizi di terra

15 aprile 2021
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Rispetto «per i dipendenti e per i soci pubblici» e «no svendita, ma tutela per l’aeroporto». E ancora: «Abbiamo bisogno del vostro supporto». Lavoratori e rappresentanti sindacali invitano il territorio a unirsi in quella che definiscono «una battaglia». Non solo per la difesa occupazionale e salariale, ma anche per salvaguardare quello che è ritenuto il fiore all’occhiello dell’economia della provincia di Pisa: il Galilei. Motore di uno sviluppo che l’emergenza sanitaria ha momentaneamente frenato, ma che le politiche aziendali «rischiano ora di compromettere».

Dilaga la protesta contro Toscana Aeroporti. La mobilitazione inaugurata oltre un mese fa contro la possibile cessione di Toscana Aeroporti Handling, ramo d’azienda della spa aeroportuale toscana addetto alla gestione di tutti i servizi di terra negli scali di Pisa e Firenze, finora rimasta racchiusa in sit-in e appelli alle istituzioni, diventa “visibile” e virale. Con una campagna di striscioni che la notte fra martedì e ieri è approdata nei luoghi di maggiore afflusso di cittadini e pendolari della città della Torre.

Rotatorie, sottopassi ferroviari e gli svincoli della Fi-Pi-Li sono diventati le “bacheche” di un gruppo di lavoratori aeroportuali che attraverso decine di striscioni ha espresso la rabbia e la preoccupazione per una manovra, quella della possibile vendita di Toscana Aeroporti Handling, che secondo i sindacati mette a rischio il futuro lavorativo di centinaia di dipendenti impiegati nei due scali toscani. Oltre 450 i lavoratori diretti coinvolti nel piano della possibile cessione della società inaugurato un mese fa da una proposta d’acquisto presentata a Toscana Aeroporti da un gruppo imprenditoriale italiano, a cui si aggiungono i circa 200 addetti negli appalti.

«Svenduti senza ritegno», «aeroporto bene di tutta la città» e «rispetto per i dipendenti e i soci pubblici», alcune delle accuse e degli appelli impressi sugli striscioni comparsi in molte zone di Pisa, dal centro alle periferie.

«È un ulteriore tentativo di coinvolgere la città in questa vertenza che non riguarda solo una parte dei lavoratori aeroportuali, ma l’intero territorio, dal comparto del turismo a quello del commercio, dal settore dei trasporti a quello dei servizi», spiegano i delegati dell’Usb, che alcuni giorni fa hanno promosso anche un presidio permanente di protesta davanti al terminal aeroportuale pisano.

«L’aeroporto è una delle più grandi ricchezze del territorio e da sempre produce sviluppo e occupazione – proseguono i rappresentanti del sindacato di base –. Occorre migliorarlo, potenziarlo, non cedere asset fondamentali come Toscana Aeroporti Handling». Tutela dei lavoratori contro un possibile “spacchettamento” della società, ma anche difesa del ruolo pubblico all’interno della spa. L’obiettivo della protesta è coinvolgere le istituzioni e la politica per cercare di contrastare la proposta che Corporacion America Italia Spa, titolare di oltre il 62 per cento del capitale sociale di Toscana Aeroporti, ha depositato in vista dell’assemblea dei soci del prossimo 18 maggio, volta a modificare il meccanismo di votazione e di assegnazione dei posti da consigliere nel consiglio di amministrazione.

L’obiettivo è provare a “monopolizzare” il cda della società, a partire dalle votazioni per il rinnovo previste nel 2024, puntando a conquistare fino a 13 posti su 15 (attualmente è prevista l’assegnazione di 9 consiglieri alle liste di maggioranza e 6 a quelle di minoranza) e riducendo al minimo la rappresentanza pubblica. Una difesa di quel ruolo pubblico che, secondo i rappresentanti dei lavoratori, è necessario per assicurare, nonostante la privatizzazione delle vecchie società di gestione degli scali toscani, «gli interessi della collettività e lo sviluppo occupazionale» che la costante crescita del sistema aeroportuale regionale, e in particolare quella del Galilei, ha sempre favorito. —

(22 _ continua)

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