Il Tirreno

E poi all'improvviso
L'intervista

Francesca Manzini e quella bocciatura che le ha aperto la strada: «Il boom grazie a Striscia, ma tutto è iniziato con Amici»

di Clarissa Domenicucci
Francesca Manzini (in basso) con il cast di Video Karaoke Night
Francesca Manzini (in basso) con il cast di Video Karaoke Night

Da una delusione (e un amico) la svolta alla carriera in tv: «Antonio Ricci? Per me un padre, un uomo saggio, coerente, neutro, obiettivo e leale»

15 gennaio 2024
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Il giorno in cui “e poi all’improvviso” le cambiò la vita, Francesca Manzini lo ricorda benissimo: sa dargli una data e associarlo al volto di chi trasformò quella giornata da anonima in indimenticabile. Era il 5 agosto 2019 e Francesca si era rifugiata ad Ischia, ospite di un’amica che l’aveva sentita tanto giù per quel provino andato male che aveva insistito: «Dai, vieni qualche giorno qui, ti farà bene. Conosci gente nuova e ti distrai». Pochi mesi prima, a giugno, Francesca aveva tentato nuovamente il provino per Tale e quale show ed incassato il quinto rifiuto: «Brava ma non è ancora il momento», la sentenza. E mentre si chiedeva se mai il momento sarebbe arrivato, durante quei giorni ad Ischia, la vita arrivò a stupirla. Con una notifica su WhatsApp… «Ti hanno scartata al provino? Sono contento». Il messaggino di Luca Zanforlin, amico e autore di Maria De Filippi, sapeva evidentemente di presa in giro. «”Sei ubriaco?” gli risposi. E lui mi scrisse: “Per ora non dire niente a nessuno, ma da fine agosto tieniti libera”. Non potevo crederci! Qualche tempo prima avevo fatto il provino per Amici Celebrities e nonostante avessi cantato, ballato, imitato e mi fossi pure arrampicata sugli specchi, non ne avevo saputo più niente. Ecco che Luca mi comunicava il responso: era la chiamata per Amici Celebrities».

«Se la consacrazione è stata con Antonio Ricci, con Maria è cominciato tutto», commenta Francesca cercando quel messaggino di Zanforlin sul telefono. Lo trova, lo rilegge a voce alta e lo mostra: «È proprio vero che la vita ha più fantasia di noi».

E pensare che un giorno, in diretta su Rds, «chiamo la De Filippi fingendomi Simona Ventura e inizio a stuzzicarla contro Mara Venier (c’era una lite in corso tra le due). Lei cade nel tranello fino a quando nel salutarla mi congedo con un “grazie Meri” e lei capisce tutto. “Sei un po' stupidina, non è andato a buon fine lo scherzo”, mi gelò. Trascorsero due anni, ero certa che mi avesse scritto sul suo libro nero, invece ci incontrammo e mi salutò col solito affetto, rassicurandomi: “mica me la prendo per queste cose”».

Conosciamo Francesca Manzini a Roma, davanti ad un’insalata colorata. È sorridente, allegra come si mostra in tv; ha appena terminato la diretta quotidiana su Rds e la sua Lazio ha appena vinto il derby con la Roma.

Ne è felice?

«Felicissima anche se ci ho quasi rimesso due coronarie e un rapporto di fidanzamento. Quando vediamo insieme le partite siamo molto tesi, io perdo continuamente gli occhiali da vista e a lui domando: “Me li passi? Chi ha tirato? Era fuorigioco?” Suo padre, Maurizio, è una bandiera della Lazio. Da 30 anni è il team manager della squadra. Se oltre al genitore 1 e 2 esiste anche il 3, io posso dire di averlo avuto: la Lazio».

Sente ancora Luca Zanforlin, lui che in qualche modo le ha cambiato la vita?

«Certo e cerco i suoi consigli quando è possibile».

Con Amici Celebrities si fa conoscere dal grande pubblico: talentuosa nel ballo, nel canto, imita e recita. Nello stesso anno entra come imitatrice nel cast di “Striscia la Notizia” e la sua carriera accelera: finalmente “il momento” arriva, Francesca partecipa (e convince) a Tale e Quale Show e nel 2021 Antonio Ricci la chiama alla conduzione del tg satirico al fianco di Gerry Scotti, dove sta per tornare.

Nelle prossime settimane torna al timone di Striscia la notizia. Punto di partenza o punto di arrivo?

«Entrambi. Gerry mi ha dato tanti consigli. Tra noi c’è comprensione, stima. In lui è come riflettersi: nato dalla radio, è rimasto quello che era senza mai staccare i piedi da terra. È come passarsi un testimone».

Con Scotti, ma anche con Fiorello, Amadeus e altri “grandi” della tv, ha in comune tanto: la versatilità artistica, il guizzo dell’improvvisazione, l’empatia nell’entrare in contatto col pubblico. La grande scuola dei villaggi turistici l’ha praticata a lungo anche lei e si vede.

«Grazie dell’accostamento con questi incredibili nomi. Nei villaggi turistici dimentichi i tuoi problemi al grido di “the show must go on”, un insegnamento base se si vuole fare questa professione. Lavori 20 ore al giorno sotto al sole, impari a capire le persone, a farle sciogliere; intuisci le dinamiche. Sono orgogliosa di questo percorso».

Arriviamo a lui, Antonio Ricci: 31 Telegatti, 33 Oscar tv, padre del tg satirico di informazione più longevo al mondo per numero di puntate. Un genio della tv capace di creare il connubio perfetto tra intrattenimento e impegno civico. Chi è davvero Ricci?

«Un uomo saggio, un padre, quantomeno con me. Un punto di riferimento: persona coerente, neutra, obiettiva e leale. Colta. Mi vengono solo aggettivi positivi. Lui vede qualcosa in te e ti spalanca la porta, ma intanto ti osserva. Solo se lo deludi la richiude, con grande intelligenza».

Striscia la notizia è sinonimo di...

«Studio. Nuove voci, personaggi centrati, nuovi modi di lanciare i servizi… Sono tre settimane fondamentali».

Abbiamo conosciuto molto di lei grazie al suo primo libro "Stay manza" (Sperling & Kupfer) nel quale racconta con onestà spiazzante un percorso di crescita complicato che riguarda molte di noi: le difficoltà di una figlia, di una ragazza insicura e poi di una donna ancora fragile caduta nella rete di un un rapporto sentimentale malato…

«Sa cosa ho imparato? Che il rispetto se lo porti a te stessa, tu per prima, lo ricevi dagli altri. Se ti centri e ti vuoi bene, nessuno, ma dico nessuno mai, potrà farti vacillare. Certo, serve tempo per arrivarci, non è così immediato: integrità è la parola magica. Io ho la terza media: i miei studi, i master, li ho fatti tutti sul campo e non mi vergogno a dirlo. Mi ha stancata questa controproducente insicurezza a lungo provata».

Quando si sente invece sempre padrona della situazione?

«Quando salgo sul palco: vado in trance, non mi rendo conto di cosa succede e improvviso tutto. È pura felicità».

In questi giorni è su Prime Video con Karaoke Night-Talenti senza vergogna, lo show in quattro episodi con Dargen D’Amico. Quanto vi siete divertiti?

«Al punto che durante la registrazione, pur essendo astemia, ho bevuto due bottiglie di champagne. Sono stata una scheggia impazzita, non ho dosato nulla. C’era la situazione ideale, l’angolo cocktail bar e dovendo registrare quattro puntate in una giornata sola, per tenere su gli animi, ho iniziato a bere alle undici… Per il bene del lavoro» (ride).

A Sanremo ci pensa?

«Per ora a Sanremo ci porto i fiori. Ma chissà, magari arriva».

Ilary, Mara e Maria tra le sue imitazioni cult. Un’anticipazione sui prossimi personaggi?

«Due nomi su tutti, Giorgia e Chiara».

Due bionde...

«In Vamos a bailar (esta vida nueva)».




 

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