Una scuola tutta da ridere
“Le Filippiche” di Caccamo a Cascina
Un milione di follower tra Facebook, Instagram, YouTube e Tik Tok. Non c’è professore o studente italiano che non rida quotidianamente con i video dell’attore comico Filippo Caccamo (con un passato ad ex insegnante di Lettere alle medie di Lodi) e un presente dedicato a raccontare il complicato mondo della scuola.
Caccamo arriva in Toscana ad accendere, in prima nazionale, con il suo nuovo spettacolo “Le Filippiche”, la serata del 31 dicembre, a La Città del Teatro di Cascina, dove l’attore porterà in scena ancora una volta il mondo della scuola e questa volta anche quello dei trentenni disperati, con la sua solita grande ironia che lo contraddistingue da sempre.
«In scena vanno i nuovi episodi del mondo scolastico – spiega il comico – e il punto di vista di un ex insegnante che si tinge quindi di ironia in formato monologo, per rileggere aneddoti di quotidiano che si verificano ogni giorno in tutte le scuole italiane e in cui tutti possono immedesimarsi e il mondo dei giovani alle prese con la precarietà».
Sul palco tornano quindi le sofferenze di insegnati e studenti tra verifiche e interrogazioni, temi scritti sui fogli a quadretti, gite, consigli di classe e collegi docenti online. Ma anche Ptof, burocrazia, lezioni su Meet, la Lim che non funziona, il rappresentante dei libri, il rapporto con la temibile segreteria e con i collaboratori scolastici e poi tantissimi aneddoti, tic, luoghi comuni, che si susseguono in un turbine di risate a formare l’ossatura dello spettacolo.
Ma perché Caccamo ha deciso di lasciare la scuola e cominciare un nuovo percorso in teatro, rilevatosi poi di successo? «La scuola, nel proprio cuore, non la si lascia mai – spiega Caccamo a Il Tirreno –. Il teatro è una grande avventura per me e spero di viverla nel modo più professionale possibile, ma l’affetto che provo per il mondo scolastico mi porterà senz’altro, un giorno, a ritornare in cattedra». Scuola che non pare aver mai abbandonato, tanto che il primo spettacolo è proprio sulla scuola. «Il primo giorno che sono entrato in aula insegnanti – spiega ancora – ho subito pensato che questo mondo potesse e dovesse essere raccontato. E quale modo migliore di farlo se non con un sorriso?».
Sorriso ma anche impegno. «Un aereo, per viaggiare, deve avere il pilota nelle migliori condizioni possibili per poter volare – dice Caccamo –. La mia idea di scuola è di riportare l’insegnante al centro di qualsiasi tipo di riforma. Solo valorizzando il corpo docente in modo adeguato potremo pensare di ritornare a volare alti, insieme ai “passeggeri” che rappresentano il nostro futuro, gli alunni».
Se però Caccamo, da ex insegnante, ha saputo cogliere gli spunti più tragicamente comici del mondo scolastico, da trentenne è diventato anche attento osservatore, ironico e beffardo, della sua stessa vita odierna.
Ecco allora che con “Le Filippiche” si presta a narrare i piccoli grandi drammi dei trentenni di oggi: perennemente precari, a fare salti mortali per sopravvivere all’indipendenza acquisita, tra riscaldamento da tenere sotto controllo, telefonate al papà per capire una bolletta della luce, “seratone” nei locali da rimandare per la stanchezza, bucato questo sconosciuto, ristrutturazioni edili che fanno perdere il sonno.
Completano il nuovo show le parodie musicali di Filippo che spopolano sul web: “Sarà perché insegniamo”, “Maledetta prima ora”, “Notte prima degli esami”, per citarne alcuni.
Dopo lo spettacolo è previsto un concerto di mezzanotte con Tiziano Barontini (tenore), Maila Fulignati (soprano), Francesca Mercadante (soprano), Marco Maggi (pianoforte) e le più belle musiche della tradizione italiana tra arie liriche e canzoni napoletane, per salutare l’arrivo del 2024 con un brindisi. Biglietti al botteghino. Per informazioni: 050744400, 3458212494, biglietteria@lacittadelteatro.it.