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Oppenheimer, al cinema la storia del “padre” della bomba atomica
Un successo al botteghino il film del regista Christopher Nolan Nel cast Cillian Murphy, Emily Blunt, Matt Damon e Robert Downey Jr.
Roma Era il 2006 quando Kai Bird e Martin J. Sherwin vinsero il premio Pulitzer con “Oppenheimer-Trionfo e caduta dell’inventore della bomba atomica”, la biografia del fisico statunitense considerato il padre putativo della bomba atomica. Dopo ben 17 anni, quella storia il 23 luglio è arrivata finalmente al cinema in Italia (negli Stati Uniti ha debuttato qualche giorno prima, incassando solo nel primo weekend 80,5 milioni di dollari) proprio nel periodo in cui ogni giorno le cronache ci ricordano il pericolo nucleare che stiamo vivendo con una guerra scellerata nel cuore dell’Europa. A dirigere il film, lungo più di tre ore, è Christopher Nolan che ha riletto alla sua maniera il “Progetto Manhattan”: il programma militare statunitense, rigorosamente top secret, all’interno del quale scienziati americani ed europei prima idearono (nel deserto di Los Alamos) il primo prototipo di bomba atomica e, poi, costruirono le prime due bombe, chiamate Little Boy e Fat Man, che furono sganciate su Hiroshima e Nagasaki nell’agosto 1945. Lo scorso anno, spostandosi sull’editoria, l’epopea oscura della bomba atomica era stata ripercorsa nel romanzo “Tasmania” del premio Strega (con “La solitudine dei numeri primi”) Paolo Giordano, che fa ricordare al suo protagonista il fatto che i fisici del Progetto Manhattan non credevano che la bomba sarebbe stata utilizzata davvero su obiettivi civili.
Per raccontare la storia di “Oppenheimer”, Nolan ha messo insieme un cast stellare: da Cillian Murphy, che interpreta il fisico statunitense, a Emily Blunt (è Kitty, la moglie di Oppenheimer), da Roberto Downey Jr. (che interpreta Lewis Strauss, il commissario fondatore della Commissione statunitense per l’energia atomica) a Matt Damon (nel ruolo del generale Leslie Groves Jr.). Poi Florence Pugh, Gary Oldman e Kenneth Branangh. Ci sono, persino, dei veri scienziati che, durante le riprese nella vera Los Alamos, sono stati impiegati come comparse per rafforzare l’autenticità della narrazione.
Il primo annuncio su un film dedicato a Robert Oppenheimer diretto da Nolan e interpretato da Murphy risale al settembre 2021. Le riprese sono iniziate cinque mesi dopo e sono durate quasi due mesi con un budget di cento milioni di dollari. A renderlo speciale, oltre a tutto ciò che abbiamo detto, è la pellicola che è stata creata appositamente dalla Kodak per il film con qualcosa che non si era mai vista primo: il bianco e nero da 65 mm. L’alternarsi del bianco e nero e del colore corrisponde a due punti di vista ed emozioni differenti, quelle di Oppenheimer e di Strauss. In questo modo, il pubblico riesce più facilmente a “saltare” dall’una all’altra.l
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