Il Tirreno

IL PADIGLIONE ITALIANO ALL’EXPO 

Non è lui, ma sembra lui Il David in 3D strega Dubai

Non è lui, ma sembra lui Il David in 3D strega Dubai

Realizzato in resina acrilica a Firenze è stato trasportato con un volo speciale Di Maio: è l’immagine dell’Italia che unisce la grande bellezza alla tecnologia

28 aprile 2021
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DUBAI. L'Italia guarda alla fine della campagna vaccinale, prevista per settembre, per uscire fuori dall'incubo del Covid-19 e per ripartire immediatamente con il Made in Italy sulla scena mondiale, rilanciare le aziende e le eccellenze italiane, ridare fiato all'occupazione. L'occasione sarà il primo ottobre, data di apertura dell'Expo di Dubai, slittato di un anno come il resto delle attività globali a causa della pandemia. Una data simbolo anche per il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che ha inaugurato il padiglione Italia dell'Esposizione universale degli Emirati Arabi Uniti, la prima in un Paese arabo. Cuore dello spazio italiano nell'Expo la copia fedelissima del David di Michelangelo, stampata in 3D a Firenze e trasportata a Dubai con un volo speciale.

«Ciò che abbiamo di fronte – ha detto Di Maio dopo aver svelato la statua di resina acrilica – è la grandezza dell'Italia», capace di unire «arte e cultura con la scienza e la tecnologia», nel solco del tema italiano “La Bellezza unisce le persone”. Sarà «l'occasione ancora una volta per raccontare al mondo cos'è il Made in Italy: non solo un prodotto, ma un modo di pensare, di esprimere la qualità e l'eccellenza».

Solo guardando il gemello del David, «milioni di persone avranno voglia di visitare l'Italia, e questo ci aiuterà in questa ripresa post pandemica a rafforzare i flussi turistici».

Il padiglione italiano, così come gran parte del sito dell'Expo, è ancora un cantiere, con gru e operai al lavoro tra la polvere e il caldo immobile di una piana desertica senz'ombra. La struttura, quasi completata, è però già ricoperta dalle tre “ navi” costruite da Fincantieri e varate come vere e proprie imbarcazioni con il lancio di una bottiglia - di zucchero, non di alcol, nel rispetto delle tradizioni musulmane emiratine - sulle chiglie ricoperte di bianco, rosso e verde a formare «il più grande tricolore al mondo».

Tre scafi rovesciati per rappresentare la tradizione marittima del nostro Paese, «un'Italia che si muove e che è all'altezza dei tempi», ha spiegato il presidente di Fincantieri, Giampiero Massolo. «Abbiamo costruito un padiglione interamente riciclabile, compostabile, totalmente ecologico», ha illustrato il commissario per l'Italia all'Expo di Dubai, Paolo Glisenti. È l'idea sostenibile di «un'architettura in cui tutto si trasforma», ha spiegato anche Carlo Ratti che, insieme a Italo Rota, ha progettato lo spazio Italia, un padiglione che grazie al materiale recuperabile continuerà a vivere anche dopo la fine dell'Esposizione, nella primavera del 2022.

Le autorità emiratine hanno puntato su 25 milioni di visitatori, ma secondo Glisenti saranno «di più». In tempi di pandemia «può sembrare paradossale, ma non credo che lo sia». Sarà un'edizione «digitalizzata, e quindi partecipata da milioni di persone collegate da casa loro» ad eventi, concerti, dibattiti fruibili a distanza. «Il nostro - ha concluso il commissario per l'Italia - non è un padiglione da contemplare, ma da vivere». E il David, copia perfetta di quello scolpito da Michelangelo, guarda tutto dall’alto... —

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