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Oltre 100 violazioni in 9 anni, il Manchester City rischia sanzioni fino alla retrocessione

Oltre 100 violazioni in 9 anni, il Manchester City rischia sanzioni fino alla retrocessione

La squadra è accusata dalal Premier League di avere violato i regolamenti finanziari tra il 2009 e il 2018

06 febbraio 2023
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MANCHESTER. Non solo la Serie A alle prese con la giustizia sportiva che ha penalizzato il suo club più titolato, la Juventus, nell'ormai famoso caso sulle plusvalenze. Anche in Inghilterra è finita alla sbarra una delle società più ricche al mondo. La Premier League ha infatti accusato il Manchester City di numerose violazioni dei regolamenti finanziari avvenute tra il 2009 e il 2018, periodo in cui i Citizens hanno conquistato per tre volte il campionato inglese.

Il club, gestito dalla City Football Group Ltd facente capo al ricchissimo fondo Abu Dhabi United, è stato per questo deferito per presunte violazioni che verranno analizzate da una commissione indipendente. Secondo il dossier, il City avrebbe violato le norme finanziarie "più di 100 volte nell'arco di nove stagioni". Un'accusa che se confermata rischia di generare un terremoto nel campionato di calcio più seguito al mondo.

Qualora la società inglese dovesse esser giudicata colpevole, rischia di incorrere in sanzioni che vanno da una penalizzazione in termini di punti fino all'esclusione dal campionato. L'indagine è partita nel dicembre 2018 alla luce dei documenti di Football Leaks pubblicati dal quotidiano tedesco 'Der Spiegel'. La squadra allenata da Pep Guardiola, campione in carica della Premier, è accusata di non aver fornito "informazioni finanziarie accurate che forniscano una visione veritiera e corretta della posizione finanziaria del club" tra il 2009-18 o di non aver fornito "dettagli completi sulla remunerazione dell'allenatore nei relativi contratti" ' dal 2009 al 2013. In quel periodo l'allenatore era l'attuale ct della nazionale italiana campione d'Europa, Roberto Mancini. Altri presunti reati includono il mancato rispetto dei regolamenti Uefa dal 2013 al 2018, le regole sulla redditività e la sostenibilità della Premier League dal 2015 al 2018 e l'assistenza alle indagini della lega dal dicembre 2018 ad oggi.

Il City rischia severe sanzioni che vanno da una pesante ammenda, fino a una detrazione di punti, un titolo revocato o addirittura l'esclusione dal campionato. In passato lo stesso club di Manchester, mentre era sotto inchiesta da parte della Premier, ha visto annullata dal Tas una squalifica di due anni dalle coppe europee inflitta dalla Uefa sempre per "gravi violazioni" dei regolamenti del fair play finanziario dal 2012 -16. Il City non è stato completamente assolto dall'accusa, anche se il tribunale ha affermato che alcune delle accuse non sono state provate o non potevano essere giudicate a causa della prescrizione. Il tribunale ha anche inflitto al City una multa di 10 milioni di euro (quindi 11,3 milioni di dollari) per non aver collaborato con gli investigatori.

Dopo il deferimento da parte della Premier League, in un comunicato stampa pubblicato sul suo sito internet, il Manchester City si è detto "sorpreso" dal deferimento, soprattutto dopo "l'ampio impegno e la grande quantità di materiali dettagliati consegnati alla Lega". Il club inglese "accoglie con favore la revisione della vicenda da parte di una commissione indipendente che potrà considerare in modo imparziale il nostro dossier - prosegue il comunicato - con le prove inconfutabili esistenti a sostegno della nostra posizione. Ecco perché non vediamo l'ora che questa questione venga messa a tacere una volta per tutte". 

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