Prato. La crisi continua e ora rischia Novelli. Pausa di riflessione
Dopo la sconfitta contro il Corticella
PRATO. Dopo le parole del presidente del Prato calcio Stefano Commini, subito dopo la sconfitta interna con il Corticella, c’è molta attesa su quello che sarà il futuro tecnico dei biancazzurri. Il patron vuole delle spiegazioni dai due direttori, sia dal dg Ivano Pastore che dal Ds Riccardo Bolzan e indirettamente si capirà anche la posizione di mister Novelli dopo l’incontro che metterà di fronte la dirigenza laniera. Sul piatto i risultati scadenti che hanno portato la squadra pratese in zona playout e soprattutto la mancanza di gioco pur con l’innesto di forze fresche che a detta dei diretti interessati dovevano far cambiare l’andamento della stagione del Prato. Alla fine del girone di andata sono stati raccolti solo 20 punti e le premesse di questo campionato dovevano essere di lottare nelle zone alte che a questo punto sono a distanza siderale (ben 16 punti dal Ravenna capolista). Il pacchetto offensivo predisposto per questo obiettivo che prevedeva Mobilio, Marangon e Tedesco ha disatteso le aspettative e tutti e tre consensualmente con la società hanno deciso di andare a giocare in altri lidi. Molti ex sono tornati, tra questi Diana e Gargiulo oltre al bomber Moreo che non è stato convocato nell’ultima gara con il Corticella. A questi si sono aggiunti per l’attacco Sowe e Santarpia oltre ai giovani Sadek e Bigonzoni. Un Prato che non riesce a verticalizzare e a centrocampo non riesce a trovare la quadra e quando ha di fronte una squadra brava nel palleggio è subito in difficoltà. Mister Novelli continua a cercare aspetti positivi ma pur cambiando le pedine i risultati e gli errori sul campo sono sempre gli stessi. Nella prima gestione Commini fu proprio il presidente ad allontanare l’allenatore Amelia (che aveva sostituito Pagliuca) e prendere Favarin proprio nei giorni di Natale. Vediamo se la scelta sarà la stessa anche se non sarà facile trovare un allenatore che venga ad allenare il Prato in questo momento. Commini ha confermato il suo impegno e l’obiettivo di quest’anno a questo punto era quello di creare una base per arrivare ad inizio del prossimo anno con una formazione già predisposta e che si conosceva per poi fare pochi innesti e di qualità. Purtroppo questo piano sembra non procedere proprio per i risultati davvero negativi che hanno portato il team laniero al suo punto più basso in 115 anni di vita. Il periodo natalizio ora diventa fondamentale per chiarirsi le idee e gettare le basi per uscire dalle sabbie mobili, senza pensare a voli pindarici.