Il Tirreno

PRATO. Non tutto è stato perfetto. Qualche sbavatura che avrebbe potuto compromettere il match. Ma il risultato finale parla chiaro: 3-1 a favore dei ragazzi di mister Brando e una vittoria dal sapore del riscatto per la truppa biancazzurra contro il non esaltante Lentigione. Un riscatto col cuore dopo le notizie della scorsa settimana che hanno reso non certo sereno il clima nello spogliatoio. Prima l’errore tecnico sulla sostituzione di Renzi con una non quota nella sfida contro il Real Forte Querceta e la possibile sconfitta a tavolino, nonostante la vittorai 2-0 maturata sul campo. Poi le notizie dal Tribunale federale con 3 punti di penalizzazione per una questione amministrativa e infine i possibili tre punti di penalizzazione per il ricorso presentato dalla Correggese per una presunta altezza errata delle porte, poi per fortuna respinto. osì la squadra che è entrata in campo ieri pomeriggio in un assolato ma freddo Lungobisenzio aveva più di una motivazione per fare bene. E la squadra è partita un po’ contratta, con capitan Sciannamè che rischia di fare il patatrac in un disimpegno ceh diventa preda di Sala che costringe Nucci a salvarsi respingendo sull’esterno della rete. Un brivido che dà la scossa ai lanieri e al 16’ arriva il bel gol con una rasoiata rasoterra da fuori area dell’ispirato Mobilio. Aprili avrebbe la palla del raddoppio su un pregevole assist di Nicoli ma tarda a calciare e così viene stoppato da Sabotic. E per un gol non fatto arriva la punizione con un nuovo errore di Sciannamè che permette a Sala di toccare per un pregevole pallonetto che scavalca Nucci in uscita. E’ il gol del pareggio che non va giù ai biancazzurri e al 35’ Sabotic è costretto a fermare con una spinta Masini in area: rigore netto. Dal dischetto è ancora Mobilio a far esultare i tifosi in curva.

Al rientro dagli spogliatoi il Lentigione parte forte, cercando di mettere alle corde i padroni di casa per trovare il nuovo pareggio. Il Prato regge e poi al 76’ viene graziato da Cortesi che colpisce male di testa e manca un gol a porta vuota. I biancazzurri serrano i ranghi, in panchina Brando si fa sentire e all’87’ il nuovo entrato Souare, decide di togliere definitivamente le castagne dal fuoco e sugli sviluppi di un corner con un colpo di testa in diagonale mette alle spalle di Lugli e chiude i conti. Inutili i sei minuti di recupero assegnati dal direttore di gara perché ormai non ci sono più le energie da ambo le parti per il colpo di grazia. E, nel finale resta il punto interrogativo sull’ambulanza che a inizio secondo tempo ha portato in ospedale per accertamenti Tarantino, prelevandolo direttametne dagli spogliatoi.