Prato, scioperi a staffetta nel Macrolotto contro lo sfruttamento
Il sindacato Sudd Cobas rilancia la battaglia per ottenere cinque giorni di lavoro alla settimana per otto ore al giorno
PRATO. Da ieri, 7 novembre, sono iniziati scioperi a staffetta nei pronto moda cinesi del Macrolotto industriale, promossi dal sindacato Sudd Cobas.
Scioperi uno di seguito all’altro, spiega il sindacato: appena finito il primo sciopero ne inizia un altro. E’ stato organizzato un presidio permanente davanti alla Fashion Four di via Dei Fossi, il terzo della giornata: in mattinata alla Mia Style e alla Fashion One erano già stati firmati i contratti per la regolarizzazione dei lavoratori.
Il Sudd Cobas ha annunciato che nei prossimi giorni si terranno picchetti uno dopo l’altro nelle aziende di abbigliamento dove i lavoratori sono sottoposti a lavoro nero o "grigio" su turni di 12 ore dal lunedì alla domenica, «in un regime di costante precariato».
«Il pronto moda è spesso difficilmente sindacalizzabile poiché impiega pochissimi addetti – si legge in una nota del Sudd Cobas – Ma è in realtà il vertice di una catena che controlla il processo produttivo, dove sono coinvolte confezioni, stirerie, tintorie. Molto spesso le bassissime tariffe imposte dai pronto moda aprono le porte dell’iper-sfruttamento di tutta la filiera. Esportano in tutta Europa i capi prodotti in questa zona industriale. Scaricandone poi su lavoratori le conseguenze in quanto a salari e salute. La sindacalizzazione in corso è possibile e frutto della solidarietà da tra lavoratori. Al Macrolotto 1 insieme ai lavoratori in sciopero ci sono i lavoratori dei capannoni vicini che hanno scioperato la scorsa primavera. Ottenuti i contratti regolari e i diritti sul proprio posto di lavoro, si ha la possibilità di sostenere chi invece sta ancora lottando, chi ha ancora è costretto a subire lo sfruttamento e vuole condizioni migliori, di lavoro e di vita».
