Prato, aggredito di notte per strada: trentenne finisce in coma – Trovato un telefono senza sim
L’uomo è stato soccorso all’angolo tra via Medaglie d’Oro e via Pagli. La Procura apre un fascicolo per tentato omicidio, indagano i carabinieri
PRATO. All’angolo tra via Medaglie d’Oro e via Pagli, tra i Ciliani e Coiano, è rimasta una larga pozza di sangue, testimonianza della ferocia con la quale la scorsa notte, poco prima dell’alba, un uomo dell’apparente età di 35 anni è stato aggredito da uno o più sconosciuti.
Ora quell’uomo, che ha tratti nordafricani ma non ha ancora un nome perché era senza documenti d’identità, è ricoverato, in coma, nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santo Stefano e i medici si sono riservati la prognosi.
Solo lui, se e quando si risveglierà, potrà raccontare che cosa è successo e soprattutto perché se la sono presa con lui. La Procura ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di tentato omicidio e ha affidato le indagini al Nucleo investigativo dei carabinieri.
Quando l’ambulanza è arrivata su posto, alle 5.31, all’inizio non si è capito se quell’uomo riverso a terra, privo di sensi, fosse stato aggredito oppure travolto da un’auto, o se si trattasse di una caduta accidentale. Poi, mano a mano che i carabinieri raccoglievano elementi, si è fatta strada l’ipotesi dell’aggressione, che è quella sulla quale stanno lavorando gli investigatori.
Il ferito è stato trasportato d’urgenza al Santo Stefano e i medici hanno riscontrato un’emorragia intracranica, per la quale però non è stato ritenuto opportuno di sottoporlo a un intervento, oltre a ferite al volto e al collo. Sulla base di questo referto e probabilmente di altri elementi raccolti sul posto, la Procura ha ipotizzato il tentato omicidio.
Tra gli effetti personali trovati dai carabinieri c’è anche un telefono cellulare che però risulta bloccato ed è privo della scheda Sim. Un particolare questo che non è di facile interpretazione. Potrebbe essere uno smartphone rubato, difficile pensare che l’aggressore o gli aggressori abbiano trovato il tempo di prelevare la scheda per qualche motivo.
Un aiuto per la risoluzione del caso potrebbe arrivare dalle immagini eventualmente riprese dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.
Non più tardi di venerdì il commissario straordinario Claudio Sammartino ha annunciato l’installazione di altre 88 telecamere che si andranno ad aggiungere alle 220 già presenti in città, ma che ovviamente non sono ancora state installate.
L’aggressione della scorsa notte dunque al momento è avvolta nel mistero, sia per quanto riguarda i responsabili sia per l’eventuale movente. E resta senza risposta al momento anche la domanda sul perché la vittima dell’aggressione si trovasse per strada a quell’ora: ha avuto un incontro casuale col suo aggressore oppure si sono dati appuntamento per risolvere una questione in sospeso?
