Il Tirreno

Prato

L’inchiesta

Prato, scoperta maxi-frode internazionale con 261 indagati in tutta Europa

di Paolo Nencioni

	La cerimonia per il 251° anniversario della fondazione della Finanza
La cerimonia per il 251° anniversario della fondazione della Finanza

L’indagine è contenuta nel bilancio provinciale della guardia di finanza, che in 17 mesi ha individuato 326 evasori fiscali

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PRATO. La guardia di finanza di Prato ha condotto sette indagini in collaborazione con la Procura europea di Bologna che hanno finora portato alla denuncia di 261 persone e a sequestri per 9 milioni di euro. Si tratta di indagini collegate l’una all’altra e che hanno portato alla luce una colossale frode fiscale con ramificazioni internazionali in diversi paese europei. I particolari dell’indagine non sono noti (lo saranno nelle prossime settimane) ma intanto questo primo risultato è finito nel bilancio dell’attività delle Fiamme gialle provinciali nel 2024 e nei primi cinque mesi di quest’anno, che è stato presentato ieri mattina, 26 giugno, in occasione del 251° anniversario della fondazione della Finanza.

Negli ultimi 17 mesi la Finanza ha eseguito 478 interventi per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia. Sono stati eseguiti sequestri per oltre 12 milioni di euro a carico di evasori fiscali e i soggetti denunciati per reati tributari sono 326, mentre sono 325 i lavoratori in nero individuati.

L’inchiesta sulla cosiddetta “truffa delle facciate” ha portato alla scoperta di una frode da 11 milioni di euro e a sequestri per 8,5 milioni.

Sono state avanzate oltre 200 proposte di cessazione della partita Iva nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale.

Nel contrasto all’economia illegale sono stati sottoposti a sequestro circa 6 milioni di metri di tessuto, circa 400.000 capi di abbigliamento e accessori, per un valore di oltre 10 milioni di euro dei quali, grazie alla collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, sono stati già incassati circa 7 milioni di euro, confluiti a Fondo Unico di Giustizia.

I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di scoprire 26 punti clandestini di raccolta scommesse.

Sul fronte del controllo degli scontrini e del pagamento del canone Rai sono state svolte oltre 629 attività ispettive che in tutti i casi hanno portato alla constatazione di irregolarità con una percentuale pari al 100%. Sono state elevate sanzioni per un ammontare di circa mezzo milione di euro e su 61 controlli eseguiti è risultato che il 100% degli esercenti non era in regola con il pagamento del canone Rai.

Sono stati controllati anche i flussi dei fondi legati al Pnrr per un totale di 6 milioni e 700mila euro, senza trovare particolari irregolarità. Controllati anche 42 percettori del reddito di cittadinanza e di altre misure di inclusione.

Nell’ambito della collaborazione con l’autorità giudiziaria contabile sono stati segnalati alla Corte dei conti quattro responsabili, con l’accertamento di danni erariali per più di mezzo milione di euro.

In tema di appalti, sono state monitorate procedure di affidamento e modalità di esecuzione delle opere e servizi per oltre 5 milioni di euro.

Le attività di natura economico finanziaria con finalità antiriciclaggio eseguite hanno consentito di contestare, nell’ambito di una singola ispezione ben . 438 operazioni frazionate per le quali violazioni la sanzione da applicare va da un minimo di 45.000 a un massimo di 2 milioni e 250mila euro e accertate 43 violazioni per adempimenti a carico dei soggetti convenzionati e degli agenti per le quali è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 2.000 a un massimo di 2 0.000 euro.

Infine, nei confronti di due sale da gioco Vlt sono state contestate 610 violazioni per inosservanza gra

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