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«Cara Prato, impara da Bilbao»: il polemico invito della candidata


	Blanca Aznarez con Jonathan Targetti
Blanca Aznarez con Jonathan Targetti

Blanca Aznarez, originaria dei Paesi Baschi e in lista con Targettopoli, commenta l’avvio dei lavori alla Casa di comunità di San Paolo, attesa da 10 anni

30 maggio 2024
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PRATO. Prato impari da Bilbao. L’invito arriva da Blanca Aznarez, candidata alle comunali con la lista civica Targettopoli e originaria della città basca. Un invito polemico all’indomani della posa della prima pietra della Casa di comunità a San Paolo, attesa da dieci anni.

«Di questa struttura estremamente necessaria ma dalle vicende travagliate si parla dal 2014 – sostiene Aznarez – e secondo quanto riportato allora dalla stampa locale, nel 2016 furono date rassicurazioni precise alla cittadinanza da parte del sindaco Biffoni sulla tempistica di realizzazione, con la presenza dei consiglieri regionali Bugetti e Ciolini. La struttura era inserita nel piano delle opere pubbliche del Comune per il 2017-2019 e in quella occasione Biffoni disse che il finanziamento c’era e di sicuro si sarebbe fatta entro il 2019, mentre si augurava di inaugurarla addirittura nel 2018. In questi giorni più o meno le stesse persone ed in particolare Biffoni e la consigliera regionale Bugetti hanno festeggiato con grande risonanza la posa della prima pietra del cantiere: sono passati otto anni dalle rassicurazioni e cinque da quando il sindaco si immaginava di poterla inaugurare. Bilbao, la città da cui provengo, ha una storia molto simile a Prato: un tempo florido distretto industriale, si è dovuta riconvertire crisi dopo crisi in una città di terziario e turismo. Da brutta e grigia è diventata famosa nel mondo per la sua moderna bellezza che si coniuga con la tradizione. Bilbao non ha mai avuto le straordinarie opere d’arte di Prato: non c’è una cattedrale con gli splendidi affreschi del Lippi, non c’è una piazza con una chiesa gioiello del rinascimento come le carceri né vi sono i tesori ospitati nel museo di Palazzo Pretorio. Tuttavia si sono re-inventati uno bellissimo lungofiume e fra le altre cose la porta di ingresso della città è stata impreziosita con due affascinanti grattacieli progettati dall’architetto Isozaki la cui costruzione è iniziata nel 2004 e terminata nel 2008. La differenza è stridente: quattro anni per costruire due grattacieli e otto per arrivare alla posa di una prima pietra. Pur comprendendo la difficoltà di realizzare importanti opere pubbliche non si può fare a meno di chiedersi: perché tutto questo ritardo per un qualcosa di già finanziato e calendarizzato? Perché fare previsioni di realizzazione che evidentemente già si poteva intuire non sarebbero state rispettate? E cosa c’è da essere contenti dopo tutto questo ritardo da parte di chi aveva illuso la cittadinanza se non il fatto che la prima pietra si pone a quindici giorni di distanza da una competizione elettorale?».

«Prato ha bisogno di far splendere la propria bellezza – aggiunge la candidata di Targettopoli – e per farlo sono necessarie idee innovative e concrete che non rimangano allo stato di “rendering”: non ha bisogno di presentare ad ogni campagna elettorale i soliti progetti come la tranvia per Firenze di cui poi puntualmente gli stessi presentatori, una volta eletti, pare si dimentichino. Ha piuttosto bisogno di scrollarsi di dosso questo immobilismo che impedisce di realizzare una Casa della salute in tempi decenti, un parco centrale dove ora c’è una voragine, una soluzione per il problema di viabilità della “Declassata” e si potrebbe continuare. Una città gradevole è spesso anche una città efficiente, dove è bello vivere, dove i servizi funzionano, dove non si rischia di inciampare ogni metro nelle strade lastricate del centro o di finire in una buca nelle periferie. Una città gradevole è una città in cui le esigenze delle varie età vengono accolte e trovano soluzione ed in definitiva è una città che sa di essere bella e si comporta come tale tanto da potersi candidare a capitale europea della cultura. Noi di Targettopoli abbiamo idee al riguardo e le abbiamo ampiamente diffuse, tanto che qualche avversario ci si è addirittura "ispirato" (diciamo così) per il proprio programma. Per Prato è giunto il momento di avere una spinta politica propulsiva ed efficace che contrasti con le narrazioni tradizionali e l’immobilità».

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