Prato, l’espianto di organi dà una speranza di vita a sei pazienti
Due interventi nel fine settimana al Santo Stefano e a Torregalli
PRATO. E’ stato un fine settimana di straordinaria generosità da parte delle famiglie dei donatori di organi nell’Asl Toscana Centro, con due complessi interventi negli ospedali di Prato e Firenze.
Protagonisti i team degli ospedali Santo Stefano di Prato e San Giovanni di Dio di Firenze (Torregalli) e anche un Hospice. E per primo motore che ha reso possibile le donazioni, la generosità delle famiglie dei donatori, grazie alle quali è stata data una concreta speranza di vita ad almeno 6 pazienti in lista d’attesa.
All’ospedale Santo Stefano di Prato, a uno stesso donatore di 55 anni sono stati prelevati più organi: il cuore che è stato trapiantato a Siena, i due reni, anche parte del fegato (il fegato può essere “diviso”) che è stato accettato da un Centro Trapianti extra regionale per una urgenza pediatrica e l’altra parte a Pisa. Sono stati donati anche i polmoni, la cute e le cornee.
Altri due prelievi di cornee sono avvenuti a Firenze nella giornata di domenica 21, il primo all’ospedale San Giovanni di Dio, l’altro all’Hospice delle Oblate.
Daniele Cultrera, Coordinatore dell’Area Vasta Centro (ASL Toscana Centro, Careggi e Meyer) esprime il più vivo compiacimento per la generosità di donatori e famiglie. “Questo eccezionale evento che avviene a pochi giorni di distanza dalla Giornata Nazionale per la Donazione di Organi e Tessuti celebrata domenica 14 aprile, ha ridato una concreta speranza di vita ad almeno 6 pazienti in lista d’attesa”.
Da parte di Eufrasio Girardi, attuale responsabile della Struttura Aziendale Donazione e Trapianti della Toscana centro, un ringraziamento speciale va al personale medico - i chirurghi coinvolti nei prelievi appartengono alle strutture di allocazione degli organi – e al personale infermieristico delle sale operatorie e del Coordinamento trapianti aziendale, alla professionalità e alla motivazione di tutti operatori sanitari coinvolti in questo straordinario lavoro.
Il Coordinamento di Area Vasta garantisce gli opportuni raccordi funzionali fra il coordinatore regionale trapianti e i Coordinamenti locali di competenza promuovendo la collaborazione tra Coordinamenti locali dell'Azienda Usl e Coordinamenti locali delle Aziende ospedaliero universitarie di Careggi e del Meyer.