Il Tirreno

PRATO. «Amatevi come ci siamo amati noi». È questo uno dei passaggi più toccanti del ricordo che il marito Gian Marco ha dedicato alla sua Martina, morta a 31 anni travolta dall’auto guidata dalla suocera, durante i funerali nella chiesa di San Domenico a Prato. Una chiesa gremita, per questa madre che a Prato era nata e che sabato ha perso la vita a Figline Valdarno in un incidente davvero assurdo: perché quelli dovevano essere giorni di festa si sono trasformati in tragedia. La famiglia di Martina Breschi, infatti, aveva raggiunto da Brema – dove ora abitava – i parenti nel Fiorentino proprio per festeggiare il compleanno e il battesimo della figlia.

L’ULTIMO SALUTO

«Amatevi come ci siamo amati noi, dando tutto di voi stessi». E poi, rivolgendosi alla sua Martina: «Crescerò la bambina come tu mi hai sempre detto». Queste le parole pronunciate in chiesa dal marito Gian Marco, ingegnere pistoiese di origini, rivolgendosi ai tantissimi amici e parenti che hanno seguito la messa nella chiesa di San Domenico. Al leggio anche il padre di Martina, che ha ricordato la figlia con parole toccante e affettuose.

SI PREPARAVA LA FESTA

Martina Breschi, insieme alla figlia e alla suocera di 66 anni, residente a Pistoia, avevano deciso infatti di andare in centro a Figline per fare gli ultimi acquisti proprio in occasione del compleanno e del battesimo della piccola: c’erano ancora da comprare i palloncini e altri dettagli per la festa.

Come ricostruito, erano le 16,30 e le due donne stavano risalendo sull’auto parcheggiata in via San Domenico. In quel momento è accaduto l’assurdo incidente. La suocera si è messa al volante dell’auto, mentre la nuora, dopo aver sistemato la bambina sul seggiolino, ha aperto il bagagliaio per sistemare le borse con la merce acquistata. All’improvviso l’auto si è mossa in retromarcia e la 31enne non ha fatto in tempo a scansarsi: è stata travolta ed è morta quasi sul colpo, sotto gli occhi della suocera e anche della bambina.