Il Tirreno

PRATO. Coi 105 nuovi casi segnalati oggi, 24 novembre, dal bollettino della Regione sull’epidemia, la provincia di Prato ha raggiunto e superato la quota di 100.000 contagiati Covid dall’inizio della pandemia, nel marzo del 2020. Per la precisione sono 100.042, anche se non necessariamente sono centomila le persone che si sono ammalate, perché vengono conteggiate anche le reinfezioni, fenomeno molto comune. Ma certamente sono più di centomila i residenti in provincia di Prato che hanno preso il Covid, perché non tutti si sono fatti o si fanno il tampone all’insorgenza dei sintomi, per i più svariati motivi.

Oggi il Covid fa molta meno paura di due anni fa, ma si continua a morire a causa del virus. Il bollettino della Regione anche oggi segnala due decessi in provincia di Prato, che portano il totale a 903 dall’inizio della pandemia.

La percentuale di positività a livello regionale è ancora altissima: 20,1%, così come quella sulle prime diagnosi: 88,7%. Ma i ricoveri sembrano sotto controllo (499 nei reparti Covid, uno in meno di ieri; 16 nelle Terapie intensive Covid, uno in più).

Per più di un anno la provincia di Prato è stata quella dove l’incidenza di casi in rapporto alla popolazione era la più alta in Toscana, poi il mondo si è rovesciato e ora Prato è ultima tra le dieci province. La Toscana ha circa 41.009 casi complessivi ogni 100.000 abitanti dall'inizio della pandemia (tra residenti e non residenti). Al momento la provincia di notifica con il tasso più alto é Lucca (con 42.732 casi ogni 100 mila abitanti), seguita da Pisa (42.239) e Livorno (41.918). La più bassa concentrazione, come detto, si riscontra a Prato (con un tasso di 37.713).