Il covo dei rapinatori era nella villa abbandonata: un arresto e tre denunce
Operazione dei carabinieri: quattro nigeriani sono accusati di una decina di colpi ai danni di cinesi
PRATO. Il covo dei rapinatori era nella villa abbandonata di Santa Cristina e nella ex sede della Croce Rossa, in via del Poggio Secco. Di lì partivano per andare a rapinare i cinesi. Una, due, tre volte. In totale una decina di rapine: tante sono quelle che i carabinieri del Nucleo radiomobile contestano a quattro nigeriani, uno dei quali è stato arrestato, mentre gli altri tre sono indagati a piede libero. In carcere è finito un uomo di 39 anni, che avrebbe agito insieme a un connazionale di 27.
Le rapine finite nel fascicolo aperto dal sostituto procuratore Vincenzo Nitti sono iniziate nel mese di aprile e sono andate avanti per settimane in varie parti della città e in orari sempre differenti. Questo non ha reso facili le indagini dei carabinieri coordinate dal tenente colonnello Sergio Turini. Decisive alla fine sono risultate le immagini delle telecamere di sorveglianza. I carabinieri hanno visionato ore e ore di filmati per dare un volto ai rapinatori. A queste si sono aggiunte numerose testimonianze raccolte nella comunità cinese.
Il trentanovenne arrestato è stato rintracciato ai giardini di via Papa Giovanni XXIII, dove si era spostato insieme al suo complice dopo lo sgombero degli immobili abbandonati di via del Poggio Secco. Nel corso delle indagini è emerso il coinvolgimento in alcune rapine di altri due nigeriani di 25 e 33 anni, che sono indagati a piede libero.