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san silvestro 

Annullati cenoni e veglioni, «Salvaguardiamo la salute»

Maria Lardara
La Villa Guicciardini a Usella illuminata col tricolore
La Villa Guicciardini a Usella illuminata col tricolore

Aumenta di giorno in giorno il numero di strutture che nel Pratese annunciano la chiusura per la sera dell’ultimo dell’anno a causa del rischio per il virus 

29 dicembre 2021
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PRATO. Il cenone al ristorante sì, il veglione in villa no. Il concerto della Camerata al Politeama sì (con mascherina rigorosamente Ffp2), quello degli Zen Circus a Officina Giovani no. Non sarà un 31 dicembre blindato e da “zona rossa” come l’anno scorso ma le restrizioni previste dal nuovo decreto rischiano di mandare di traverso il cin cin di buon augurio per il 2022. La variante Omicron spegne il veglione di Capodanno a villa Guicciardini mandando in fumo 300 prenotazioni in prevendita. «Con grandissimo dispiacere, coerentemente con le restrizioni emanate e con la priorità di salvaguardare la nostra e vostra salute – si legge sulla pagina Facebook di Villa Guicciardini – comunichiamo la sospensione dell’evento: Ultimo dell’anno a Villa Guicciardini». L’evento era firmato da “Aperitivo in famiglia”, nome cui si lega l’organizzazione di diverse serate musicali nella zona pratese. Una scelta di responsabilità condivisa dagli organizzatori e dai proprietari dell’esclusiva struttura in Val di Bisenzio. «Dieci giorni fa non avremmo pensato di annullare tutto ma la situazione epidemiologica è peggiorata rapidamente – sottolinea Manuele Lo Conte, proprietario di villa Guicciardini – Avremmo potuto sistemare a cena le persone e optare per la musica in filodiffusione ma diventava troppo rischioso. Per precauzione abbiamo deciso di annullare tutto». Niente balli e dj set, niente cena. «I colleghi mi segnalano situazioni di criticità che non dipendono certamente dai ristoranti – denuncia Renzo Bellandi, presidente provinciale della Fiepet Confesercenti – Visto che i balli sono vietati, l’auspicio è che si vada a controllare quelle realtà che invece li pubblicizzano per l’ultimo dell’anno». Tralasciando il Capodanno, alcune attività hanno deciso di chiudere direttamente il bandone in questi giorni per ritirarlo su il 5 gennaio. Uno di questi è “Schiaccino”, davanti al Metastasio, che ha deciso di fermarsi il 28, 29 e 30 dicembre «per tutelare i clienti e i dipendenti», come si legge sulla loro pagina Facebook. Altro capitolo, quello del personale positivo o in quarantena che costringe i ristoranti a ripiegare sull’asporto o ad abbassare la saracinesca. È il caso del ristorante “Il circo della luna” a Mercatale di Vernio. Prima l’annuncio su Facebook alla vigilia di Natale che, a causa della quarantena del personale, avrebbero fatto solo asporto fino alla chiusura per essere a corto di figure in cucina e in sala. «Praticamente sono rimasto da solo ed è impossibile andare avanti: una situazione difficile anche per tanti colleghi pratesi», fa sapere Riccardo Ranfagni che è anche il responsabile provinciale di Tni Italia, associazione nata spontaneamente durante il primo lockdown per dare voce al mondo della ristorazione.

M.L.

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