Il Tirreno

Prato

"Loro festeggiano, i lavoratori piangono": la Cgil denuncia i Patrioti

Uno dei manifesti affissi davanti alle sedi della Cgil
Uno dei manifesti affissi davanti alle sedi della Cgil

Tre manifesti contro il sindacato sono stati affissi davanti alle sedi di piazza Mercatale, Grignano e Chiesanuova a pochi giorni dal Primo maggio

27 aprile 2021
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PRATO. "Cgil, Cisl, Uil, traditori del lavoro. Loro festeggiano, i lavoratori piangono". Manifesti con questa scritta, firma, firmati dal Movimento nazionale/La rete dei patrioti, sono stati affissi stamattina, 27 aprile, davanti alle sedi della Cgil in piazza Mercatale, a Grignano e alla Chiesanuova. Una provocazione inaccettabile per la Cgil, a pochi giorni dal Primo maggio. Per questo il sindacato ha annunciato una denuncia.

“La Cgil di Prato – dichiara in una nota emessa dalla Camera del Lavoro – ha già investito le autorità giudiziarie per quello che denuncia come un grave atto antisindacale e contro i lavoratori. Basta per un attimo andare sul sito di questa oscura sigla, per capire come ancora una volta siamo in presenza di un’ideologia fascistoide, che non a caso prende di mira la Cgil e il sindacato nel suo insieme, le organizzazioni che tutelano i lavoratori e il lavoro, che costituisce il pilastro e il fondamento della democrazia e della Costituzione italiana. Ancora non a caso la circostanza che questo grave atto sia avvenuto nei giorni in cui l’Italia festeggia la sua Liberazione e tra pochi giorni il 1° Maggio, la Festa dei lavoratori".

"E’ la dimostrazione - accusa la Cgil - che facendo leva sulla grave situazione che si è determinata per la pandemia, e sulle sofferenze umane e sociali che ha apportato e che, purtroppo, sono destinate ancora a durare, aleggiano sentimenti e umori pericolosi che avanzano pretese di arretramento della democrazia e delle sue istituzioni, in nome di false promesse di riscatto. La Cgil denuncia con forza il tentativo di creare un clima di confusione e di indifferenza, scagliandosi prima di tutto contro le ragioni del mondo del lavoro e dei lavoratori”.

 

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