Il Tirreno

Prato

Uccise la moglie ma non andrà in carcere

Uccise la moglie ma non andrà in carcere

PRATO. Non sarà incarcerato Vitangelo Bini, l’uomo di 88 anni condannato nei giorni scorsi a 6 anni e 6 mesi di reclusione per l’omicidio volontario della moglie Maria Tani. La decisione è stata...

15 giugno 2018
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PRATO. Non sarà incarcerato Vitangelo Bini, l’uomo di 88 anni condannato nei giorni scorsi a 6 anni e 6 mesi di reclusione per l’omicidio volontario della moglie Maria Tani. La decisione è stata presa dalla procura di Prato, che ha sospeso l’esecuzione della pena per gravi motivi di salute. Sarà il tribunale di sorveglianza a decidere se la detenzione in carcere è più o meno compatibile con le condizioni dell’uomo. La richiesta di sospendere la pena o mutarla in detenzione domiciliare era stata presentata alla procura dal legale di Bini dopo la condanna definitiva in Cassazione.

Vitangelo Bini il primo dicembre 2007 uccise con tre colpi di pistola la moglie, Mara Tani, 82 anni, malata di Alzheimer, ricoverata all’ex ospedale Misericordia e Dolce. Bini, per 35 anni vigile urbano a Firenze, usò una pistola della sua collezione di armi. Esplose tre colpi - ma come è stato ricostruito nel processo - il terzo sparo non era previsto per la moglie, ma per sé stesso per suicidarsi. Però, siccome dopo i primi due colpi il corpo della donna ebbe un sussulto, Bini credette di non averla uccisa e le sparò una terza volta. Quindi si mise a sedere e digitò il numero del 113 dal suo cellulare per autodenunciarsi alla polizia. Nel frattempo nel reparto accorsero i sanitari e anche una guardia giurata dell'ospedale, e Bini fu bloccato. Un gesto estremo di pietà da parte dell’uomo, è stata a lungo la tesi della difesa, che però secondo i giudici non bastava a giustificare la volontarietà del gesto.

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