Il “buongiorno” del Pontedera e una notte di festa, entusiasmo e amore
Serie C. Allo stadio la presentazione della squadra
PONTEDERA. Ieri sera allo stadio “Ettore Mannucci” il Pontedera si è presentato ai propri tifosi. Un momento ormai abituale per i granata che per la seconda stagione consecutiva ha scelto la propria casa, lo stadio, per il tradizionale vernissage di inizio stagione. È stato il primo appuntamento insieme agli sportivi, dopo l’eliminazione sfortunata dai playoff di terza serie maturata oltre due mesi e mezzo fa a Gubbio. Il club ha organizzato questo evento nei minimi dettagli, a partire dalla possibilità per i propri sostenitori di acquisire gli abbonamenti per la stagione ventura e i gadget granata disponibili allo store mobile nei pressi dell’impianto sportivo. Per chi voleva c’era la possibilità di cenare presso il Truck dello street food all’interno dello stesso impianto, poi si sono accesi i riflettori dello stadio permettendo ai tifosi granata di conoscere i nuovi e riabbracciare coloro che hanno deciso di proseguire l’avventura nella “Città della Vespa”. A partire dai dirigenti, lo staff tecnico e i calciatori, un modo per stringere maggiormente un legame sempre più intenso fra la società e gli sportivi. Nella giornata di ieri non si è lavorato alacremente soltanto per la riuscita della festa, i dirigenti stanno infatti ultimando l’acquisto con la formula del prestito dal Cagliari del trequartista argentino Isaias Delpupo. La notizia si è diffusa proprio dalla Sardegna trovando ampie conferme a Pontedera. Si tratterebbe di un elemento in grado sia si fare anche la mezzala e la seconda punta. Max Canzi lo stima avendolo alle sue dipendenze anche quando guidava la Primavera del Cagliari. I due infortuni subiti lo hanno limitato negli ultimi anni ma sul talento del calciatore nessuno discute, da capire quale sarà il suo ambientamento nella prima esperienza nei professionisti. Sulle rive dell’Era il calciatore avrà la possibilità di crescere senza nessun tipo di pressione, facendo valere le sue potenzialità in un gruppo contraddistinto da molti coetanei.
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