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L’intervista dopo il trionfo

Pisa Beach Soccer campione d’Italia, parla mister Marrucci: «Il nostro segreto? Siamo una famiglia»

Pisa Beach Soccer campione d’Italia, parla mister Marrucci: «Il nostro segreto? Siamo una famiglia»

Dopo il ko a giugno in Supercoppa Italiana contro il Catania e l’Euro Winners Cup in Portogallo, i nerazzurri sono stati un rullo compressore

09 agosto 2022
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PISA. Una stagione memorabile, un altro capolavoro. Un anno dopo aver coronato il sogno tricolore (5-3 nella finale con il Terracina a Lignano Sabbiadoro) il Pisa ha concesso il bis, superando 3-2 il Farmaè Viareggio a Cagliari nel derby toscano e ultimo atto delle Final Eight. Nerazzurri campioni d’Italia per il secondo anno di fila e per la seconda volta nella propria storia, poche settimane dopo aver messo in bacheca la prima Coppa Italia (Catania steso 6-3, remake e “vendetta” della finale persa ai rigori nel 2021). Numeri impressionanti, un percorso eccellente per gli “invincibili” guidati da Matteo Marrucci, successore di Nicola Lami e tornato sulla panchina nerazzurra.

Dopo il ko a giugno in Supercoppa Italiana contro il Catania e l’Euro Winners Cup in Portogallo il Pisa è stato un rullo compressore, realizzando un filotto di 15 vittorie. Poule Scudetto chiusa in vetta con 22 punti ed en plein di successi (uno solo ai rigori, proprio contro il Viareggio), Coppa Italia conquistata a suon di vittorie, Città di Milano (4-2 nei quarti) e Alsa Lab Napoli (6-0 in una semifinale senza storia) le avversarie eliminate per cullare e coronare (di nuovo) il sogno tricolore. Una stagione sensazionale, da record: double Coppa Italia e Scudetto. Tricolore dal sapore speciale per il pisano Matteo Marrucci (che del Pisa è stato sia giocatore che allenatore), il primo da coach: «Un’emozione fortissima, lo scudetto stava diventando quasi un’ossessione. Oltre ad aver conquistato il tricolore con la squadra della mia città, ciò che mi rende orgoglioso è il percorso. Le abbiamo vinte tutte, chiudendo da imbattuti: una grande soddisfazione, un record. Voglio ringraziare Nicola Lami: mi ha lasciato un gruppo di ragazzi incredibile, gran parte del merito è suo. Lui ha iniziato un percorso, io lo sto portando avanti», dice Marrucci, inquadrato dalle telecamere di Sky a pochi istanti dalla fine del match: tensione sul volto, occhi chiusi e un traguardo da assaporare: «Potevamo chiudere il match con il rigore del 4-1, invece abbiamo preso il 3-2. Gli ultimi cento secondi non passavano più. Ero consapevole che quello era l’ultimo assalto, andare ai supplementari sarebbe stata una beffa per come era andata la partita. Ad un certo punto ho chiuso gli occhi e ho pensato: sei secondi ed è fatta. Una dedica? Ai miei figli, Mathias e Melanie». Un altro regalo di compleanno (è nato il 10 agosto), stavolta doppio, per Michele Di Palma: «Questa stagione è stata ancora più bella. Confermarsi, restare in cima quando tutti ti aspettano e vogliono scucirti lo scudetto è qualcosa di incredibile», dice il capitano. «Il fatto di non aver mai perso in campionato e Coppa Italia è un cioccolatino che arricchisce la bellezza di questa stagione leggendaria. Come lo scorso anno siamo partiti con delle difficoltà, poi è arrivata la svolta: ci siamo rimboccati le maniche per lavorare sui dettagli da sistemare e abbiamo gettato le basi per la vittoria». Derby e finale particolare per Di Palma, uno degli ex della sfida (nelle fila nerazzurre anche altri ex viareggini): «Mi sono stirato durante la finale di Coppa Italia. Sono state due settimane toste, tutti i giorni allenamento e cure. Non ero al 100%, ma domenica dovevo esserci: fasciatura, denti stretti e in campo. La sfida col Viareggio è affascinante, c’è competizione, poi ci conosciamo tutti. Partita tosta, onore a loro che hanno disputato una bella stagione: vincere è stato motivo di orgoglio».

Regalo di compleanno anche per Bruno Xavier (nato il 15 agosto), autore del 3-1 su punizione: «Sono molto contento, una stagione bellissima. La forza di questa squadra? Il gruppo, siamo davvero una famiglia: società, staff, giocatori», le parole del pluridecorato campione brasiliano, premiato come miglior giocatore del campionato: «Non me lo aspettavo, una bella sorpresa: ero emozionato quando sono stato chiamato».

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