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Dama sconfitta ai punti. Ma il verdetto lascia l’amaro in bocca

Carlotta Dama impegnata a Catania nel match contro Giuliana Parisi. Il verdetto sfavorevole all’atleta pisana ha fatto discutere (foto Martin Agius)
Carlotta Dama impegnata a Catania nel match contro Giuliana Parisi. Il verdetto sfavorevole all’atleta pisana ha fatto discutere (foto Martin Agius)

C'è ancora rabbia e delusione per la ventenne pisana Carlotta Dama. La portacolori del Kurosaki Dojo di Pisa sabato scorso è stata sconfitta a Catania nell'incontro valido per il titolo italiano di Fight code rules, 50 kg pro, da Giuliana Parisi del Team Falzone di Catania

30 giugno 2022
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PISA. C'è ancora rabbia e delusione per la ventenne pisana Carlotta Dama. La portacolori del Kurosaki Dojo di Pisa sabato scorso è stata sconfitta a Catania nell'incontro valido per il titolo italiano di Fight code rules, 50 kg pro, da Giuliana Parisi del Team Falzone di Catania.

La sconfitta è arrivata ai punti, con verdetto non unanime, al termine di cinque riprese molto combattute. La Dama riavvolge il nastro della serata e racconta la sua delusione dopo la riunione all'anfiteatro di Gravina di Catania: «Il primo round è stato prevalentemente di studio, poi nel secondo il ritmo aumenta ed io continuo con la mia strategia, ovvero lavoro a distanza solo quando è necessario. La mia avversaria aumenta a sua volta il ritmo portando prevalentemente ganci molto ampi che riesco a far andare a vuoto nella maggior parte delle volte». Nel terzo round meglio la pisana, mentre il quarto può essere considerato pari.

È proprio la quinta e ultima ripresa quella che contesta maggiormente Dama: «Nel quinto round ho messo il piede sull’acceleratore cercando di portare più colpi possibili in modo da mettere un punto sul verdetto. Purtroppo quest’ultimo mi vede sconfitta, sotto gli occhi increduli del pubblico, del mio maestro Simone Benedettini e soprattutto miei. Perdo per giudizio non unanime, verdetto che mi lascia con l’amaro in bocca».

Il percorso della pisana è solo all'inizio e questa sconfitta può essere un punto di partenza in una disciplina molto impegnativa, simile al Muay thai, e totalizzante. «Personalmente mi ritengo soddisfatta della mia prestazione e della strategia che sono riuscita a a mettere in atto – prosegue Dama – per me era il secondo match da professionista contro i 17 della mia avversaria e la prima volta che affrontavo un match di cinque riprese da tre minuti. Posso dire con estrema certezza che non penso di aver perso e da più persone mi è arrivata la conferma ma purtroppo accadono anche queste cose. Non mi ritengo arrivata o invincibile, ci sono tante cose che devo migliorare e questo episodio non ha fatto altro che accrescere la mia sete di vittoria».l

A.C.

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