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Porta sfondata col piccone poi «andiamo, lavoro finito» – Bientina, il paese martoriato dai furti: «Ora ronde di vicinato»

di Lorenzo Carducci

	Il piccone e la casa svaligiata 
Il piccone e la casa svaligiata 

L’ultimo di una serie di colpi nella frazione di Quattro Strade: «La telecamera ha ripreso tutto, parlavano albanese»

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BIENTINA. «Siamo stufi di questa situazione, questo è sempre stato un posto tranquillo ma ultimamente i furti in casa sono all’ordine del giorno. Serve una soluzione, la gente è esasperata e impaurita». A dirlo sono i cittadini di Bientina, che di fronte alla raffica di irruzioni degli ultimi giorni stanno pensando di organizzarsi con ronde e controlli del vicinato.

I colpi a Quattro Strade

I topi d’appartamento erano già stati Santa Colomba, ma la zona ultimamente più battuta sembra quella di Quattro Strade, dove al colpo di qualche giorno fa – a raccontarlo al Tirreno era stato Alessandro, accortosi della spiacevole “visita” una volta rientrato a casa – ne è seguito un altro. È successo nella sera di mercoledì 13 novembre, più o meno sempre alla solita ora, prima di cena.

La testimonianza di Sabrina

«Sono uscita di casa alle 18 con mio marito e mia figlia, ho lasciato le luci accese di proposito ma purtroppo ho dimenticato di mettere l’allarme – racconta Sabrina –. Quando siamo tornati abbiamo trovato la porta della cucina forzata con un piccone preso dal casottino degli attrezzi in giardino e le camere e lo studio in disordine. Hanno preso alcuni monili di mia figlia, ricordi a cui teneva molto, il suo zaino coi libri che poi hanno svuotato nel piazzale, altri oggetti d’oro miei, due bottiglie di vino da 20 euro appoggiate vicino al camino e tre paia di scarpe da ginnastica normalissime di mio marito. Avevano provato a entrare già la notte del primo agosto tagliando la recinzione esterna in tre punti per poi scappare all’arrivo dei carabinieri, stavolta ci sono riusciti. Menomale che non eravamo a casa e per fortuna non hanno fatto del male ai nostri due cani».

Le immagini consegnate ai carabinieri

Così come era successo ad Alessandro, anche Sabrina ha una telecamera in giardino che ha ripreso i ladri, immagini consegnate ai carabinieri al momento della denuncia. «Nella registrazione si vedono due uomini incappucciati entrare dal giardino verso le 19, uno ha fatto il palo e l’altro è entrato in casa – dice la donna – alla fine si sentono parlare in albanese. Si dicono “Abbiamo finito il lavoro, ora andiamo”, per tradurre mi sono fatta aiutare da amici».

Paura e ronde di vicinato

Tra i bientinesi regna la paura e la situazione sta diventando insostenibile. Alcuni residenti raccontano di un’altra irruzione a Quattro Strade giovedì sera, mentre in via Saragat è stata segnalata la presenza sospetta di un uomo intento a perlustrare la zona in motorino guardando dentro i cancelli. «Abbiamo paura – riprende Sabrina – io col buio non esco più. Forse l’unica sarebbe davvero fare le ronde di vicinato».

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