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Il caso

«Salve, sono una broker», ma è tutto falso: a Pontedera la tentata truffa alla Municipale – Scoperti altri casi: occhio all’assicurazione

di Redazione Pontedera

	Occhio in Valdera per le false assicurazione
Occhio in Valdera per le false assicurazione

È la vicenda raccontata dal comando della polizia municipale dell’Unione Valdera a Pontedera che ha avviato i controlli in estate

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PONTEDERA. Si è proposta alla polizia municipale come intermediaria, in qualità di broker assicurativa, per gestire la pratica di dissequestro di un’auto fermata a metà luglio e trovata sprovvista del tagliando per la copertura contro gli incidenti. Peccato che la donna avesse cessato la professione da sei anni. Da qui l’indagine che ha portato alla sua denuncia per intermediazione illecita di attività assicurativa. Un reato che viene punito con la reclusione da due a quattro anni e una multa che va da 200 a 200mila euro.

La telefonata sospetta

È la vicenda raccontata dal comando della polizia municipale dell’Unione Valdera a Pontedera che ha avviato i controlli in estate. Secondo quanto appreso, a pochi giorni dal sequestro dell’auto, è arrivata la telefonata di quella che viene ritenuta una falsa broker. Una prassi su cui sono stati effettuati i consueti accertamenti che hanno permesso di accertare che la donna, pur spacciandosi per intermediaria di note compagnie assicurative, aveva cessato la propria attività professionale dal 2019, continuando tuttavia a operare in maniera abusiva. Dalle indagini è emerso che i pagamenti dei premi assicurativi venivano effettuati su conti correnti e account PayPal intestati personalmente all’intermediaria, senza che le polizze risultassero realmente attive presso le compagnie dichiarate.

Altri automobilisti truffati

Nei mesi successivi, altri due automobilisti controllati nei territori di Bientina e Pontedera si sono trovati nella stessa condizione: convinti di essere regolarmente assicurati, avevano esibito contratti e ricevute che in realtà non corrispondevano a coperture valide. In alcuni casi, in base alla ricostruzione fornita dalla Municipale, la finta broker aveva provveduto a rimborsare le somme incassate e a pagare le sanzioni amministrative a carico delle vittime, inducendole così a non procedere con querela.

Indagini e prove raccolte

L’approfondimento d’indagine ha portato anche all’individuazione di due conti correnti bancari e di un’utenza telefonica fittizia, già segnalata in precedenti procedimenti per fatti analoghi. Le chat e i messaggi audio acquisiti dalle vittime sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.

Il ringraziamento della polizia locale

Il dirigente della polizia locale dell’Unione Valdera, Francesco Frutti, ha ringraziato «l’ufficiale e gli agenti che hanno condotto brillantemente questa indagine. I casi accertati riguardavano più Comuni dell’Unione Valdera, e il lavoro del personale sia operativo su strada che amministrativo negli uffici è stato minuzioso nel rimettere insieme i singoli episodi in una cornice più ampia. Un’attività che ha coinvolto personale dei vari distaccamenti territoriali dell’Unione. Invito tutti i cittadini che avessero dei dubbi a verificare la corretta copertura della polizza assicurativa dei propri veicoli e a diffidare di prezzi eccessivamente bassi proposti da soggetti non qualificati».

L’avviso ai cittadini

Il comando di polizia locale dell’Unione Valdera ricorda che l’attività di intermediazione assicurativa può essere svolta esclusivamente da persone iscritte al Registro unico degli intermediari (Rui) dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), consultabile online, e invita i cittadini a controllare sempre la regolarità della propria copertura Rca prima di effettuare pagamenti o rinnovi. Ci sono portali sul web, infatti, che consentono gratuitamente di verificare che le procedure effettuate siano andate a buon fine. E di non incappare in disavventure come a quelle capitate agli automobilisti fermati dalla Municipale che pensavano di essere in regola e, invece, erano stati truffati.

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